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Clima: l’Europarlamento traccia la strada da Lima a Parigi

I deputati europei chiedono l'impegno da parte dell'UE a intensificare i contributi al Fondo verde per il clima dell'ONU al fine di mobilitare 100 miliardi di dollari all'anno entro il 2020

Clima: l’Europarlamento traccia la strada da Lima a Parigi

 

(Rinnovabili.it) – Preparare il percorso che porterà dalla COP di Lima, questo dicembre, a quella di Parigi nel 2015, dove sarà stilato l’accordo internazionale per ridurre le emissioni globali. Gli eurodeputati della Commissione Ambiente sono concordi nell’individuare nel prossimo vertice sul clima dell’ONU la tappa fondamentale per fissare i principali obiettivi del futuro accordo mondiale e lo hanno messo in chiaro approvando una nuova risoluzione. Votato in aula a Strasburgo con 56 voti favorevoli, 2 contrari e 9 astensioni, il documento chiede che il futuro patto di Parigi 2015 comprenda in maniera chiara i passi per la mitigazione e l’adattamento al climate change e una strategia di attuazione mirata a tagliare le emissioni di gas ad effetto serra di almeno il 50% entro il 2050.

 

“Il nostro obiettivo finale è quello di mettere le nostre economie sui giusti binari per uno scenario “sotto i 2 ° C” in termini di riscaldamento terrestre. A Lima il prossimo mese, le parti dell’UNFCCC devono lavorare in modo costruttivo per sviluppare gli elementi del contratto da concludere a Parigi”, ha commentato il presidente della commissione Ambiente Giovanni La Via, che guiderà una delegazione parlamentare a Lima il prossimo mese. “Dobbiamo convincere tutti gli interessati che il passaggio verso un’economia a basse emissioni di carbonio non rappresenta una sorta di punizione, ma un’opportunità per creare posti di lavoro e sviluppare le tecnologie e i prodotti di cui la comunità globale avrà bisogno”. I deputati europei hanno ribadito inoltre la necessita che sia l’Organizzazione marittima internazionale (IMO) che l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile (ICAO), adottino misure per ottenere risultati soddisfacenti e tempestivi, in linea con il grado e l’urgenza del cambiamento climatico. Inoltre chiedono all’UE e ai suoi Stati membri di intensificare i contributi al Fondo verde per il clima delle Nazioni Unite, al fine di mobilitare 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020, invitando gli altri donatori a fare la loro parte.