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La COP21 resiste al terrorismo

La conferenza sul clima non sarà annullata, assicura il ministro degli Esteri francese. Cordoglio da tutto il mondo ambientalista: a rischio le manifestazioni pubbliche

Clima di terrore, ma la COP 21 si farà

 

(Rinnovabili.it) – La COP 21 si fa, terroristi o no. La Francia è determinata a tenere il vertice sul cambiamento climatico previsto per il 30 novembre, ma probabilmente adotterà misure di sicurezza più stringenti. A confermare l’adunata internazionale sul clima è stato il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, in una dichiarazione di sabato alla AFP. Gli attentati di Parigi, che hanno ucciso 129 persone, avevano innescato preoccupazioni intorno alla possibilità che il governo francese e le Nazioni Unite annullassero la COP, ma queste sono state rapidamente smentite.

Non si conoscono ancora le misure specifiche con cui il governo aumenterà i controlli, ma il ministro ha parlato di «misure di sicurezza intensificate», escludendo categoricamente un rinvio della conferenza perché considerata «assolutamente essenziale per la lotta contro il cambiamento climatico». Fabius ha detto di aver ricevuto «decine e decine di messaggi» provenienti da altri Paesi, e ha riferito di aver dato istruzioni per rafforzare la sicurezza in tutte le ambasciate e gli incontri istituzionali nel mondo.

 

 

Il 30 novembre, giorno di apertura del COP 21, a Le Bourget, poco fuori dalla capitale francese, è previsto l’arrivo di 118 capi di Stato e di Governo, in cerca di un accordo globale sulla la riduzione delle emissioni di gas serra. Nel vertice, che si concluderà il 11 dicembre, è anche previsto l’arrivo del Commissario europeo al clima e l’energia, Miguel Arias Cañete. Questi ha fatto sapere che sarà della brigata nella seconda settimana di vertice, quando i ministri cercheranno di tirare le fila di un accordo che rallenti il riscaldamento globale.

I gruppi ambientalisti, dopo la tragedia, hanno preso tempo per valutare i loro programmi per sit in e marce legati al vertice. Friends of the Earth France, che sta organizzando una «mobilitazione di massa» nei fine settimana prima e dopo la COP21, ha convocato una riunione straordinaria questo sabato. Nel caso persistesse lo stato di emergenza, le associazioni rispetteranno il divieto di manifestazioni pubbliche e vireranno sui social networks. Oggi alle 14 è prevista un altra riunione per decidere il da farsi.

Anche il capo del segretariato UNFCCC, Christiana Figueres, ha espresso «dolore profondo» in un tweet, manifestando «solidarietà a Parigi e tutta la Francia».