L’80% dei rifiuti marini è rappresentato proprio dalla plastica negli oceani
(Rinnovabili.it) – Una barca fatta di plastica riciclata che ha navigato lungo la costa africana per sensibilizzare il mondo su una delle più grandi sfide ambientali: l’inquinamento da plastica negli oceani. È quella realizzata nell’ambito del progetto Flipiflopi, co-fondato dal tour operator keniano Ben Morison nel 2016 e realizzato dal maestro artigiano Ali Skanda e da un gruppo di volontari, che hanno utilizzato 10 tonnellate di plastica riciclata. L’originale scafo multicolore, infatti, che prende il nome proprio dalle 30.000 infradito riciclate utilizzate per decorare la barca, ha unito le forze con Clean Seas, la campagna lanciata dall’UNEP per sollecitare governi, imprese e cittadini ad eliminare le principali fonti di rifiuti marini, le microplastiche nei cosmetici e l’uso eccessivo e dispendioso della plastica monouso, e aumentare la consapevolezza sui pericoli dell’inquinamento plastico.
L’80% dei rifiuti marini è rappresentato proprio dalla plastica negli oceani. Ogni anno finiscono più di 8 milioni tonnellate di plastica negli oceani, causando il caos sulla fauna marina, la pesca e il turismo, un danno che costa almeno 8 miliardi di dollari agli ecosistemi marini. Il viaggio di Flipflopi, prima barca a vela mai realizzata prima interamente in plastica riciclata, lungo la costa africana orientale ha avuto inizio il 23 gennaio ed è terminato il 7 febbraio, dopo aver completato 500 km di navigazione dall’isola keniota di Lamu all’isola tanzaniana di Zanzibar. Il viaggio ha previsto diverse soste, tra cui Kipini, Malindi e Mombasa, durante le quali sono state coinvolte le popolazioni locali nel capire come fare per fermare la diffusione di rifiuti di plastica negli oceani. Sono stati condotti seminari ad hoc per fornire alle comunità una migliore comprensione delle conseguenze di questo fenomeno e mostrare ai bambini come è possibile creare nuovi oggetti utili dalle bottiglie di plastica usate. Risultato positivo della campagna è stata la decisione di 29 aziende, tra cui 22 hotel, di ridurre al minimo i propri rifiuti di plastica attraverso misure quali il divieto di utilizzare bottiglie di plastica e cannucce.
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La sinergia tra Clean Seas e Flipflopi è l’ultimo capitolo della spinta del Kenya a diventare un pioniere globale nell’affrontare l’inquinamento imputabile alla plastica. Nell’agosto 2017, il paese ha introdotto il divieto più severo del mondo di sacchetti di plastica, introducendo addirittura la reclusione fino a 4 anni o multe di 40.000 dollari per chiunque producesse, vendesse o usasse un sacchetto di plastica. Il prossimo passo per Flipflopi sarà un viaggio nella capitale keniana di Nairobi, dove capi di Stato, ministri dell’ambiente, attivisti ambientali, innovatori, ONG e amministratori delegati di società multinazionali si riuniranno per la quarta assemblea ambientale delle Nazioni Unite, in programma dall’11 al 15 marzo 2019.