Le battaglie ambientaliste acquistano nuovo vigore: dopo la sentenza contro il governo olandese per le politiche sul clima, ecco 5 casi simili
(Rinnovabili.it) – Lo scorso mese, per la prima volta in assoluto un giudice ha condannato uno Stato a rafforzare i suoi impegni sul clima in nome dei diritti umani. È successo in Olanda, dove un gruppo di cittadini ha sconfitto in tribunale l’esecutivo. L’argomento era sempre stato bocciato, pur facendo scalpore, tanto che gli attivisti facevano causa ai governi più che altro per portare il tema del riscaldamento globale sulle pagine dei giornali. Ma le cose sono cambiate con il precedente creato dal giudice olandese, che infonde nuova speranza negli avvocati dei gruppi ambientalisti. A supporto della causa dal 1 marzo ci sono i principi di Oslo, redatti da esperti in diritto internazionale, ambientale e diritti umani, che creano una cornice interpretativa autorevole per il ricorso alla legge nella lotta al cambiamento climatico. Essa definisce obblighi chiari per gli Stati e le imprese, che devono adoperarsi per «evitare la catastrofe globale». Ad oggi sono aperti 5 casi simili a quello olandese che potrebbero portare ad altrettante sentenze storiche.
1. Klimaatzaak, Belgio
Letteralmente si può tradurre come “caso climatico” e raccoglie 9 mila persone che chiedono al governo belga un taglio della CO2 del 40% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990. Alla campagna si sono uniti anche volti noti della televisione. La sentenza è prevista per la fine del 2016.
2. Contadino peruviano vs RWE
Saul Luciano Lliuya ha fatto causa alla compagnia tedesca RWE per le sue attività, che sarebbero causa di cambiamenti climatici che mettono a rischio la sua casa di Huaraz, vicino al lago ghiacciato Palcacocha, che potrebbe sfondare gli argini. Il contadino ha chiesto che l’azienda spenda 20 mila euro per proteggere la valle. Una somma modesta, che però potrebbe aprire la strada ad altre richieste di credito.
3. I ragazzi di Washington
Otto adolescenti il mese scorso hanno vinto una causa che costringerà lo Stato a prendere in considerazione normative sulle emissioni basate sulla scienza. È la prima vittoria per il gruppo Our Children’s Trust, che sta portando azioni simili in tutto il Paese.
4. Petizione filippina
Le Filippine sono duramente colpite da tempeste tropicali sempre più intense, ne è un esempio il tifone Haiyan, ma dispone di risorse limitate per proteggere il suo popolo. Ecco perché Greenpeace, insieme a gruppi di pressione locali, sta cercando di convincere la Commissione per i diritti umani a incriminare Gazprom, Glencore ed Exxon, accusati di violare i diritti umani sfruttando fonti energetiche climalteranti.
5. Guai per l’Australia?
La ONG Environmental Justice tenta un assalto al governo simile a quello olandese, dato che non ha ancora rivelato il suo impegno sul clima all’ONU, ha demolito la carbon tax e non ha mai nascosto le sue simpatie per il carbone. Ci sono dunque tutte le premesse per trascinarlo in tribunale.