L'appello al Governo delle associazioni degli industriali durante il convegno "Un mare d'impegno per l'Ambiente".
L’incontro organizzato da Cisambiente e Confindustria durante la giornata per il mare promossa dalle due associazioni
(Rinnovabili.it) – La lotta all’inquinamento nei mari e la costruzione di un’economia sempre più sostenibile e circolare non devono essere in contraddizione con la qualità dei servizi e i profitti delle imprese italiane: è quanto emerge dalla convegno “Un mare d’impegno per l’Ambiente” organizzato ieri a Roma da Cisambiente e Confindutria.
Presente all’incontro anche il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che ha ricordato l’impegno del Governo per guardare ai derivati della produzione industriale, una volta definiti semplicemente come scarti e rifiuti, con un’ottica diversa: dal DdL Salvamare, che ha trasformato i pescatori negli “spazzini” del mare, ai decreti end of waste, al vaglio di una task force appositamente costituita dal Ministero dell’Ambiente, sono sempre più numerose e incisive le iniziative per la valorizzazione dei rifiuti, da non considerare più tali, bensì vere e proprie risorse da immettere nel circuito virtuoso del recupero.
Il convegno è stato occasione anche per condividere pratiche, tecnologie e progetti vincenti già operativi sul suolo nazionale e pronti a ricevere nuovo slancio dall’attività normativa: “Preservare la risorsa mare è un dovere ma anche un’occasione per trasformare i fondi destinati alla ricerca in nuove tecnologie in grado di proteggere, bonificare e valorizzare un bene inestimabile e inestinguibile”, ha dichiarato in apertura dei lavori Marcello Rosetti, Presidente di Cisambiente.
“Avevamo promesso da tempo di dedicare il nostro impegno alla salvaguardia del mare. Oggi abbiamo voluto illustrare un panorama di nuovi mercati per il nostro settore lanciando segnali incoraggianti per l’industria e per l’ambiente – ha detto Lucia Leonessi, Direttore Generale di Confindustria-Cisambiente – L’Italia può essere fucina di tecnologie, laboratorio d’idee e innovazione”.
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Molte le idee di successo presentate durante la giornata di dibattito: dal progetto d’ingegnerizzazione di una nave appositamente attrezzata con impianti di raccolta, lavaggio, selezione e recupero delle plastiche per produrre combustibile secondario solido presentato da Enrico Vincenti, fino alla missione del cluster Alis, che grazie a una convenzione con il Ministero dell’Ambiente, ha promosso l’intermodalità sostenibile nei trasporti, riunendo 1.400 imprese associate (152 mila lavoratori) e sottraendo 1,5 milioni di camion dalle autostrade per un risparmio di oltre 1,2 milioni di CO2.
E ancora batterie al litio, navi ibride, ma anche elettrificazione e fotovoltaico: “Normiamo e discipliniamo le attività delle varie filiere che qui rappresentiamo – ha aggiunto Lucia Leonessi – in modo da incentivarne la ricerca e lo sviluppo a favore di un mare sempre più pulito e di un ambiente sempre più sano”.
Un appello alle istituzioni e alle imprese per creare una sinergia che coniughi lotta all’inquinamento, ricerca di nuove risorse e crescita industriale, l’unica via possibile per una transizione rapida e efficiente.
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