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Clima: cosa succede se la circolazione atlantica batte la fiacca?

circolazione atlantica

 

Il rallentamento della circolazione atlantica sta accelerando il riscaldamento globale

(Rinnovabili.it) – Ogni elemento naturale sulla Terra è parte di complessi ingranaggi che mantengono l’equilibrio della vita. Che cosa accadrebbe, dunque, se uno di questi elementi smettesse di fare il proprio lavoro? Questo è uno dei tanti interrogativi che tengono svegli gli scienziati del clima quando si parla di circolazione atlantica. Il pianeta è dotato di diversi sistemi che regolano il clima globale: uno di questi è l’AMOC o Atlantic Meridian Turnover Circulation (in italiano “capovolgimento meridionale della circolazione atlantico”). Si tratta di una corrente che trasporta, dai tropici al polo nord, acqua calda negli strati superficiali dell’oceano. Una volta raggiunte le zone fredde, perde il suo calore a causa dell’evaporazione prodotta dai venti polari, diventa più densa e salata, e torna verso sud negli strati oceanici più profondi. Ma tutta l’efficienza del suo lavoro dipende dalla velocità. Ecco perché quando, nel 2004, gli scienziati del clima si sono accorti per la prima volta di un rallentamento nella corrente oceanica, non hanno potuto fare a meno di preoccuparsi.

 

A rinnovare i timori è oggi un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Nature,che collega l’acceleramento del global warming all’indebolimento dell’AMOC, ipotizzando pesanti impatti sui livelli di temperatura superficiale nei prossimi anni. Secondo Xianyao Chen, della Ocean University of China e Ka-Kit Tung del Dipartimento di Matematica applicata presso l’Università di Washington,  le variazioni di velocità del sistema sono in grado di spiegare i cambiamenti nei tassi di riscaldamento globale registrati negli ultimi decenni. Ad esempio: tra il 1975 e il 1998, la circolazione atlantica ha rallentato e il clima globale si è scaldato rapidamente (le temperature superficiali globali sono aumentate in maniera costante in questo lasso di tempo). Al contrario, tra il 1998 e il 2005, AMOC ha ripreso vigore, il che spiegherebbe il successivo rallentamento della crescita delle temperature. Oggi il sistema è sta nuovamente battendo la fiacca contribuendo in maniera importante al riscaldamento terrestre e ai record registrati negli ultimi 4 anni. Corollario: non dovremo fare troppo affidamento sull’oceano per combattere il riscaldamento causato dall’uomo.

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