(Rinnovabili.it) – Si intitola “Smog is coming”, e neanche a dirlo parla di inquinamento. Gli estratti pubblicati in rete sono diventati virali in Cina. Così è diventato popolare anche fuori dai confini il romanzo scritto da Li Chunyuan, vice direttore dell’Ufficio di Protezione Ambientale a Langfang, città nella provincia di Hebei. Il funzionario pubblico prende spunto dalla realtà locale, denunciando attraverso la letteratura la situazione cinese, in cui diverse città trascorrono parte dell’anno soffocate dallo smog. Il libro tocca i temi della frode e della burocrazia, raccontando il loro impatto sull’inquinamento atmosferico.
«È più facile dire alla gente qualcosa attraverso un romanzo che attraverso lezioni noiose», ha spiegato Li a un quotidiano cinese.
Il romanzo narra la storia di un ladro mascherato, che sfrutta la foschia notturna provocata dall’inquinamento per coprire le sue azioni criminali. Infatti, tanto spessa è la coltre di smog nella città descritta dall’autore, che offusca le lenti delle telecamere di sicurezza. Ma non è un’immagine iperbolica, giura il vice direttore dell’Ufficio Protezione Ambientale di Langfang. Un episodio simile, Li Chunyuan ha detto di averlo riscontrato nella vita reale. Il testo ha incontrato anche qualche scetticismo: alcuni internauti hanno accusato Li Chunyuan di aver fatto opera di propaganda invece di adoperarsi – lui e il governo centrale – per far fronte a una situazione insostenibile.
Il degrado ambientale sta alimentando il malcontento popolare in Cina, dove i critici sottolineano le magagne che questi anni di crescita economica vertiginosa hanno portato con sé. Le città principali sono avvolte in un fumo persistente e la metà delle acque sotterranee nel Paese è contaminata.