L'ente regolatore del mercato finanziario cinese porrà maggiore attenzione sulle questioni ambientali per le società quotate e su nuovi modi di promuovere la finanza verde
Tra le promesse per una finanza verde: sostegno ai green bonds e alle società rispettose dell’ambiente
(Rinnovabili.it) – Ambiente e finanza verde: sono le nuove parole chiave per la China Securities Regulatory Commission (CSRC), l’ente regolatore del mercato finanziario cinese, che porrà maggiore attenzione sui finanziamenti verdi e sulle questioni ambientali per le società quotate. Proprio qualche giorno fa il Presidente cinese Xi Jinping ha definito l’ambiente una delle priorità politiche principali per il Paese e soprattutto per il Partito Comunista Cinese. Xi Jinping ha detto che la Cina dovrà rafforzare gli sforzi per garantire che l’ambiente sia “migliorato in modo significativo” entro il 2035; il Presidente ha inoltre riferito il suo impegno affinché l’autorità centralizzata dello Stato sia sfruttata a pieno per risolvere i problemi esistenti. “Dobbiamo capire profondamente che l’ecologia e l’ambiente sono una questione politica importante legata alla missione del Partito”, ha detto il CSRC lunedì.
La China Securities Regulatory Commission ha fatto sapere che cercherà di rafforzare le responsabilità ambientali da parte delle società quotate, che promuoverà la finanza verde e che si concentrerà maggiormente sulle questioni ambientali durante le revisioni delle quotazioni in borsa e delle fusioni del mercato azionario. Ha inoltre promesso di “sostenere attivamente” i green bonds, di incoraggiare le società rispettose dell’ambiente a utilizzare il mercato dei capitali e a cercare nuovi modi per finanziare la salvaguardia ambientale. Tra le misure che il CSRC adotterà ci sarà l’introduzione meccanismi di mercato per sostenere la guerra contro l’inquinamento.
La lotta all’inquinamento lanciata dalla Cina nel 2014 sta cominciando a portare i suoi frutti. Intanto, il Ministero delle Risorse Naturali promette oggi di stabilire nuovi standard di utilizzo del territorio per prevenire danni ambientali. Il Ministero ha anche detto che avrebbe elaborato un piano nazionale per migliorare il modo in cui è stato gestito fino ad ora l’uso del territorio. Inoltre, secondo quanto riporta l’Economic Information Daily, quotidiano gestito dall’agenzia di stampa statale Xinhua, il Ministero dell’Ecologia e dell’Ambiente starebbe esaminando la possibilità di sviluppare scambi di quote di emissioni trans-regionali. La Cina sta inoltre pianificando di lanciare una piattaforma di scambio di energia rinnovabile obbligatoria che costringerà le regioni a rifornirsi di una certa quantità di elettricità da fonti green e ad acquistare certificati per compensare eventuali carenze.