Nella riunione del Consiglio di Stato, presieduta dal premier Li Keqiang, sono state presentate quelle che la stessa Pechino ha definito “misure difficili per realizzare obiettivi difficili”
(Rinnovabili.it) – Per la Cina è arrivato il momento di sfoderare le armi migliori contro l’inquinamento atmosferico. Il Governo, nel nuovo sforzo messo in piedi per affrontare le urgenze ambientali del Paese, ha approvato lo scorso fine settimana un nuovo pacchetto di misure finalizzato a contenere il problema. Nella riunione del Consiglio di Stato, presieduta dal premier Li Keqiang, sono state presentate quelle che la stessa Pechino ha definito “misure difficili per realizzare obiettivi difficili”, ovvero un decalogo di provvedimenti mirati ad arginare l’inquinamento di aria, suolo e acque cinesi. In particolare, il Consiglio di Stato ha promesso di:
– accelerare l’installazione di apparecchiature di controllo e contenimento dell’inquinamento nelle raffinerie di carbone.
– frenare la crescita delle industrie energivore, come quelle dell’acciaio, cemento, alluminio e vetro.
– ridurre le emissioni per unità di PIL nei settori chiave di almeno il 30 per cento entro la fine del 2017.
– migliorare gli indicatori utilizzati per valutare l’impatto ambientale dei nuovi progetti e negare autorizzazioni amministrative, finanziamenti, terreni, e altre forme di sostegno a progetti che non riescono a soddisfare elevati standard con la possibilità di far ricadere sui funzionari locali la responsabilità per la qualità dell’aria.
– rafforzare l’applicazione e la riscossione delle tasse e sanzioni che le aziende pagano in base alle loro emissioni.
– utilizzare misure legali per costringere le industrie ad aggiornare i controlli dell’inquinamento e stabilire o rivedere le norme sulle emissioni a livello industriale.
– sviluppare i trasporti pubblici.
– accelerare l’adeguamento della struttura energetica.
Nella dichiarazione formale rilasciata dal Consiglio di Stato venerdì vengono anche riconosciute le difficoltà che affliggono l’industria fotovoltaica della Cina e, nonostante i problemi di sovraccapacità e le controversie commerciali con i mercati occidentali, il Governo promette di sostenere il proprio comparto; l’ipotesi più probabile è che vengano incluse misure specifiche come il sostegno ai prezzi di vendita dell’energia elettrica da fotovoltaico alla rete elettrica o l’obbligo per gli operatori di rete di acquistare tutta l’energia solare prodotta dagli impianti nazionali.