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Chimica verde: quanto sono consapevoli gli italiani?

(Rinnovabili.it) – Ipso Ricerche torna ancora una volta a misurare la sensibilità e la conoscenza degli italiani in materia di chimica verde. Coinvolgendo un campione di 800 italiani, l’istituto di analisi ha indagato, per conto di Assobioplastiche, gli atteggiamenti  italiani in relazione a i prodotti della green chemistry e in particolare sulle shopping bag biodegradabili, presentando i risultati ieri ad convegno a Roma. Convalidando un trend già rilevato nelle precedenti edizioni del sondaggio (maggio 2011 e gennaio 2012) anche stavolta  il 90% degli intervistati ha confermato il proprio favore verso la  norma che ha messo definitivamente al bando  le vecchie  e inquinanti buste di plastica a favore invece di materiali ecocompatibili; per la stessa  percentuale rimane costante l’idea che un’imposizione di legge sia positiva se costringe ad essere più responsabili dal punto di vista ambientale.

 

Nello stesso modo, anche se con un percentuale più bassa (62%), gli italiani approvano la rapida imposizione di sanzioni da parte del governo per le inadempienze. L’indagine ha registrato un leggerissimo calo di quanti realmente conoscono la distinzione  tra biodegradabile e compostabile e che ancora oggi non raggiunge ancora la metà de campione.

 

Rispetto alla  chimica verde, solo un quarto afferma di conoscere l’argomento nonostante si riscontri un atteggiamento di generale accettazione,  in particolare tra i più istruiti e i più esposti alle informazioni sui materiali compostabili. Il 69% degli italiani ritiene che il settore abbia ampie possibilità di espansione e occupazionali, sui cui oggi il Paese dovrebbe scommettere. “I risultati di questa indagine – ha dichiarato Marco Versari, Presidente di Assobioplastica – confermano che la coscienza ambientale degli italiani è sempre più consapevole e viva, come pure il sentimento di rispetto per la legge sui sacchetti per la spesa, ritenuta positiva dalla stragrande maggioranza dei nostri connazionali. Non solo. Gli italiani iniziano a percepire chiaramente anche le opportunità offerte dalla chimica verde come possibile motore per lo sviluppo ecosostenibile e per la crescita occupazionale”.

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