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Chi inquina paga? È arrivato il conto…

Bulgaria, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Belgio sono a rischio sanzione per non essersi ancora uniformate alla Direttiva quadro europea in materia di rifiuti

(Rinnovabili.it) – La Commissione europea ha avanzato questa mattina alla Corte di Giustizia europea la richiesta di imporre sanzioni pecuniarie a Bulgaria, Ungheria, Polonia e Slovacchia, per non aver rispettato il termine ultimo (dicembre 2010) di recepimento della direttiva quadro europea sui rifiuti. La 2008/28/CE, infatti, è la direttiva quadro introdotta per favorire una migliore gestione dei rifiuti a livello europeo e che, una volta attuata, porterà a una riduzione dei costi e alla creazione di nuovi posti di lavoro. I 4 Paesi membri a rischio sanzione avrebbero dovuto uniformare la normativa nazionale a quella europea in materia di rifiuti, cosa che ad oggi ancora non è avvenuta e motivo per cui il Commissario all’ambiente, Janez Potočnik, ritiene che sia opportuno infliggere delle penalità finanziarie. Le multe a cui la Commissione ha pensato sono così ripartite: 15.220 euro al giorno per la Bulgaria, 27.316 euro al giorno per l’Ungheria, 67.314 euro al giorno per la Polonia e 17.136 euro al giorno per la Slovacchia.

Anche il Belgio sta rischiando di entrare nel gruppo dei 4 per non aver ancora notificato il recepimento della stessa direttiva; da oggi infatti ha due mesi di tempo per uniformarsi, scaduti i quali la Commissione deferirà il caso alla Corte di Giustizia affinché venga multato. Sulle sanzioni a cui vanno incontro i Paesi coinvolti, ponderate sulla base della gravità e della durata delle infrazioni, la Commissione non sembra più disposta a contrattare: gli Stati continueranno a pagare la loro ammenda giornaliera fino a che il recepimento della Direttiva non sarà completato.

 

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