Rinnovabili

Ok da Bruxelles al 1° schema di certificazioni per la rimozione di CO2 al mondo

Certificazioni rimozione CO2: l’UE adotta il 1° schema al mondo

Foto di Jas Min su Unsplash

Certificazioni rimozione CO2: l’UE adotta il 1° schema al mondo
Foto di Jas Min su Unsplash

Letame e metano da bestiame nella certificazione per rimozione CO2 dal 2026

(Rinnovabili.it) – L’UE dà il via libera al sequestro di carbonio sostenibile attraverso tecnologie industriali, prodotti di lunga durata e pratiche agricole. Lo fa con un nuovo schema di certificazioni per la rimozione di CO2 – il 1° del suo genere al mondo – che dovrebbe assicurare che l’anidride carbonica venga effettivamente stoccata per periodi di tempo sufficientemente lunghi, dando quindi un contributo concreto al contrasto della crisi climatica.

Accelerare sul sequestro di CO2

Tra gli ultimi atti della Commissione guidata da Ursula von der Leyen prima delle elezioni di giugno 2024, l’ok allo schema di certificazioni per la rimozione di CO2 fa parte di un ventaglio di iniziative legislative che dovrebbero permettere a Bruxelles di raggiungere emissioni nette zero entro il 2050 e l’obiettivo intermedio al 2040. Quest’ultimo prevede -90% di emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, da raggiungere anche tramite la cattura di CO2.

Su questo aspetto, la Commissione ha messo a punto a inizio mese una strategia per la CCS industriale, che punta a creare le condizioni per sequestrare 50 milioni di tonnellate di CO2 (MtCO2) entro il 2030, 280 MtCO2 al 2040 e 450 MtCO2 al 2050. In più, l’esecutivo UE conta sul contributo del ripristino degli ecosistemi, in particolare dei principali pozzi di carbonio come le zone umide e le torbiere, per aumentare i sequestri di carbonio naturali.

Cos’è lo schema di certificazioni per la rimozione di CO2?

Per poter monitorare e conteggiare in modo omogeneo ogni aspetto del sequestro di carbonio, Bruxelles ha deciso di introdurre uno schema di certificazioni per la rimozione di CO2. Si tratta di uno strumento volontario che permette a chi lo usa di ricevere un pagamento a fronte delle rimozioni di CO2 effettivamente conseguite. Tre gli ambiti in cui si applica: processi industriali, sequestro della CO2 in prodotti, carbon farming. L’accordo raggiunto stanotte tra Europarlamento e Consiglio ha esteso la copertura anche alle riduzioni di emissioni dal suolo, l’ennesimo favore agli agricoltori in rivolta in gran parte d’Europa. E ha lasciato una definizione “aperta” di “rimozioni di carbonio”.

Le certificazioni distinguono diversi tipi di rimozioni:

Questi due ultimi tipi di attività devono durare almeno cinque anni per essere certificati e non devono comportare l’acquisizione di terreni a fini speculativi che incidano negativamente sulle comunità rurali. Mentre le certificazioni per la riduzione delle emissioni di metano da fermentazione enterica o dalla gestione del letame del bestiame – le due principali fonti dall’allevamento – sarà inclusa nella prima revisione dello schema, prevista per il 2026.

Exit mobile version