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Il bio cemento ad alta resistenza che viene dalla Posidonia Oceanica

Il bio-cemento che viene dalla Posidonia Oceanica(Rinnovabili.it) – Una delle conseguenze dell’aumento della CO2 nelle acque oceaniche è l’eutrofizzazione, ovvero il proliferare senza controllo delle alghe e delle piante marine, condizione che può diventare pericolosa per la sopravvivenza della flora e della fauna acquatiche. Ma vedere in un problema una risorsa può ridurre i danni causati dall’aumento della presenza di Posidonia oceanica, che alcuni ricercatori hanno scoperto essere un’ottima base per la produzione di calcestruzzo oltre che di isolanti termici per edifici.

 

La miscela ideata e brevettata dal Gruppo di Ricerca Tecnologica dei Materiali e del Territorio di Alicante ha sviluppato un nuovo processo per la produzione di cemento con l’aggiunta di ceneri di Posidonia. Questo impasto riesce a migliorare le proprietà meccaniche del cemento aumentandone la resistenza iniziale e riuscendo così a valorizzare i rifiuti di Posidonia Oceanica.

Secondo quanto ha dichiarato il professor José Miguel Saval Pérez del Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni, lavori pubblici e infrastrutture urbane al momento si utilizzano “ceneri volatili”, che vengono amalgamante al cemento o al calcestruzzo per aumentarne la resistenza. Al variare della provenienza della cenere, e quindi a seconda della pianta dalla quale viene estratta, cambiano anche le caratteristiche di resistenza e la loro durata nel tempo per via del rilascio più o meno lento dell’umidità in esso contenuta.

Una scoperta importante quindi che oltre a ridurre la presenza di rifiuti riesce a mettere a disposizione del settore edile un materiale bio dalle alte potenzialità.

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