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Celle super sottili e membrane anti-inquinamento da 1° premio

Eni rivela i vincitori 2012 dell’Award che da 5 anni premia l’innovazione scientifica e promuove la ricerca sull’ambiente

(Rinnovabili.it) – Catalizzatori di ultima generazione per la sintesi di idrocarburi, celle solari ultrasottili e isotopi sentinella per la rivelazione dell’inquinamento. Questi sono alcuni degli ultimi progressi tecnologici nel campo energetico che si sono conquistati l’Eni Award 2012. Dal 2007 ad oggi il “cane a sei zampe” continua premiare l’innovazione scientifica con un riconoscimento che in questi cinque anni si è affermato come punto di riferimento a livello internazionale. I vincitori di questa quinta edizione sono rivelati oggi dalla società che consegnerà i riconoscimenti il prossimo giugno 15 giugno al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La Commissione Scientifica del Premio, composta anche dai due Nobel Harold Kroto e Robert Richardson, ha valutato in questi mesi le candidature, selezionando i “migliori” esempi di ricerca nelle 4 categorie di bando: Nuove frontiere degli idrocarburi (sezione upstream e downstream), Protezione dell’Ambiente, Energie rinnovabili e non convenzionali, Debutto nella ricerca (riservati a ricercatori under 30). A giugno, durante la cerimonia di premiazione, verranno anche concessi i riconoscimenti all’Innovazione Eni conferiti a tre team di ricerca interni che si sono particolarmente distinti per il livello di innovazione e di rilevanza per il business dei risultati ottenuti

Il Premio “Energie rinnovabili e non convenzionali”

Vincitori: Harry A. Atwater del California Institute of Technology e Albert Polman del FOM Institute AMOLF di Amsterdam

Il team ha realizzato celle solari ultrasottili di nuova generazione, di maggiore efficienza e ridotti costi di realizzazione, che aprono nuove prospettive allo sviluppo di tecnologie basate sull’energia solare.

Il Premio “Protezione dell’ambiente”

Vincitori: Barbara Sherwood Lollar dell’University of Toronto

Il premio è stato assegnato per la messa a punto di tecniche che attraverso il monitoraggio della presenza e quantità di isotopi stabili di carbonio in acque sotterranee, sono in grado di rilevarne il grado di inquinamento e indicare l’efficacia della biodegradazione in-situ ad opera di microorganismi.

Il Premio “Debutto nella ricerca”

Vincitori: Silvia Comba e Jijeesh Ravi Nair del Politecnico di Torino.

Silvia Comba ha sviluppato una tesi di dottorato sulla depurazione delle falde acquifere contaminate per mezzo di una tecnica innovativa basata sull’utilizzo di nano e micro-particelle di ferro mentre Jijeesh Ravi Nair si è occupato della metodologia per la preparazione di membrane elettrolitiche per batterie al litio in grado di fornire energia elettrica in modo efficiente e rispettoso dell’ambiente.