(Rinnovabili.it) – E’ stato pubblicato oggi dal Carbon Disclosure Project e da Accenture il rapporto che mette in evidenza l’impegno delle aziende in favore della riduzione del rilascio di inquinanti e della misurazione del proprio impatto ambientale. Il documento, intitolato CDP Italy 100 Climate Change Report 2012, mette in luce la disponibilità delle aziende nel rivelare le proprie emissioni e le loro performance. Per dare un quadro più completo, il CDP ha messo in evidenza che quest’anno 46 aziende su 100 hanno risposto al questionario contro le 35 dello scorso anno e le 21 del 2010, segnale chiaro di un forte aumento della consapevolezza dell’importanza di ridurre la propria impronta ambientale.
Ma nonostante il cambiamento climatico sia ormai una delle maggiori preoccupazioni anche nel settore industriale, sono solo 5 le realtà italiane che hanno adottato obiettivi ambientali a lungo termine da raggiungere entro il 2020. Il 90% degli obiettivi infatti è fermo al 2015 e il 40% di questo verrà raggiunto addirittura entro la fine dell’anno in corso.
“Le iniziative di riduzione delle emissioni in Italia possono avere un soddisfacente ritorno sugli investimenti” spiega Diana Guzman,Southern Europe Director CDP. “Tuttavia, nonostante il notevole vantaggio economico che porterebbe la riduzione delle emissioni, notiamo che le aziende non stanno ancora definendo un approccio a lungo termine per la gestione della CO2, che è vitale per la costruzione di una futura prosperità economica”.
L’analisi del CDP e di Accenture, condotta su un campione di 33 delle 46 aziende che hanno risposto al questionario, ha rivelato che, sommando i risultati degli impegni presi dalle aziende, si potrebbe arrivare ad ottenere un risparmio di 630 milioni di euro.
“Le aziende italiane hanno significativamente migliorato la trasparenza sulle performance delle loro emissioni e il crescente impegno per la divulgazione contribuirà a ridurre i rischi finanziari e a migliorarne lo standing con investitori e assicuratori”, ha dichiarato Danilo Troncarelli, Sustainability Lead di Accenture. “Più importante è una migliore qualità nella misurazione delle emissioni che porterà a maggiori forme di gestione delle stesse”.