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CDCNPA: 8 mln di kg di pile e accumulatori raccolti

CDCNPA: nel 2013 raccolti 8 mln di kg di pile e accumulatori(Rinnovabili.it) – La raccolta di pile e accumulatori nel nostro Paese è in costante aumento. Secondo i dati diffusi dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA), nel 2013 sarebbero stati raccolti 8.440.000 chilogrammi di materiale esausto, pari al 31,8% del quantitativo di pile e accumulatori nuovi immessi sul mercato: un incremento di 4 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

 

Cresciuti anche i punti di raccolta serviti su tutto il territorio nazionale, che a fine 2013 sono risultati essere pari a 3.270. Si tratta di un modello di raccolta basato sul principio di ripartizione territoriale: ad ogni sistema di raccolta, infatti, il CDCNPA ha assegnato le aree territoriali da servire in proporzione all’immesso sul mercato e la responsabilità della raccolta verso i soggetti che hanno richiesto l’attivazione del servizio. Tra le regioni italiane del Centro-Nord, la più virtuosa del 2013 è stata la Lombardia, con 477.095 chilogrammi di pile e accumulatori raccolti, seguita da Emilia Romagna (427.511 kg) e Piemonte (294.755 kg); al Sud e nelle isole, invece, in testa la Campania (59.351 kg), seguita da Puglia (46.440 kg) e Basilicata (23.442 kg). I dati sembrano essere collegati alla concentrazione dei punti di raccolta: 724 strutture in Lombardia, 369 in Veneto, 346 in Piemonte, 141 in Campania, 131 in Puglia e 88 in Sicilia.

 

Oltre alla rete di raccolta coordinata dal Centro, sono attivi in Italia anche attività di raccolta volontaria svolte dai produttori di pile e accumulatori, centri di raccolta comunali e i 30 impianti di trattamento dei RAEE, cui si aggiungono i nuovi servizi di ritiro attivati dall’inizio del 2014 presso i centri di stoccaggio che effettuano attività di raccolta sul territorio.

 

Orgoglioso dei risultati raggiunti il Presidente del CDCNPA, Giulio Rentocchini:

 

“In soli due anni – ha detto – il sistema nazionale di raccolta si è strutturato ed è entrato a pieno regime, servendo centri di raccolta comunali ed esercizi commerciali diffusi su tutto il territorio nazionale, dai più piccoli paesi dell’arco alpino alle isole minori. A questo punto non possiamo che aumentare ancora i nostri sforzi per raggiungere al più presto quel 45% di raccolta differenziata che l’Europa ha imposto come traguardo per il 2016”.

 

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