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CCUS: dall’intesa cino-britannica la spinta per la cattura della CO2

CCUS intesa Cina-Uk(Rinnovabili.it) – Il ministro britannico del cambiamento climatico Greg Barker e il governatore della provincia cinese del Guangdong Zhu Xiaodan sono d’accordo sia necessario sostenere fortemente un’economia a basse emissioni di carbonio. Da questa consapevolezza è nata la necessità per i due paesi di collaborare per sviluppare nuove tecnologie a basso impatto ambientale, certi anche dell’importanza dello sviluppo dei dispostivi di cattura, stoccaggio e utilizzo del carbonio (CCUS).

I due paesi firmeranno oggi a Londra un memorandum d’intesa della durata di dieci anni finalizzato a promuovere la conoscenza del CCUS, tecnologia emergente e realizzare un impianto dimostrativo in Cina nei prossimi 3-5 anni. A dare maggiore forza al progetto la collaborazione di partner del calibro del Carbon Capture and Storage Research Centre (UKCCSRC) britannico, lo Scottish Carbon Capture and Storage, il Guangdong Low-carbon Technology and Industry Research Centre e il Clean Fossil Energy Development Institute.

 

“Il cambiamento climatico è un problema globale che richiede la collaborazione a mondiale, e questa iniziativa contribuirà a costruire relazioni più forti”, ha detto il direttore UKCCSRC, professor Jon Gibbins in un comunicato.

“L’espansione del CCS è ora nel piano quinquennale della Cina, per questo il Guangdong si appresta a superare tutti gli sforzi europei con un balzo. Tale accordo strategico e tempestivo riunirà ricercatori provenienti da Scozia, Regno Unito e Cina nell’ambizione condivisa di fare progressi rapidi e pratici sulle tecnologie CCS”.

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