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CCS: Bruxelles vuole obiettivi vincolanti sul “carbone pulito”

La Commissione europea sta studiando una nuova direttiva comunitaria in cui inserire obiettivi vincolanti in tema di cattura e stoccaggio della CO2 per gli Stati membri

CCS: Bruxelles vuole obiettivi vincolanti sul “carbone pulito”

 

(Rinnovabili.it) – Che alla Commissione europea siano sempre piaciute le tecnologie di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica non è un mistero. Ma l’esecutivo sembrerebbe ora pronto a spingersi ancora più in là. Secondo un nuovo rapporto, consultato in anteprima dal quotidiano britannico Guardian, Bruxelles starebbe studiando una nuova direttiva comunitaria in cui inserire obiettivi vincolanti  in tema di CCS (letteralmente Carbon Capture and Storage) per gli Stati membri. “Una tabella di marcia europea per la CCS con obiettivi vincolanti per il 2030 manda un chiaro segnale di intenti ai membri del processo UNFCCC, mantenendo così una posizione di leadership per l’Unione europea nel dibattito sul clima“, così reciterebbe il testo della nuova direttiva che imporrebbe precise tabelle di marcia ai Paesi, finalizzate allo sviluppo di impianti di cattura e sequestro dell’anidride carbonica.

 

E in barba all’ultimo studio del MIT che ha rivelato l’attuale poca efficacia delle tecniche di geosequestro, il documento elenca una serie di potenziali siti geologici per lo stoccaggio della CO2. L’Europa confermerebbe così tutta l’intenzione di non mollare la presa sull’energia inquinate, disposta piuttosto a sposare una tecnologia ancora sperimentale, e per questo motivo anche molto costosa. L’aspetto economico è stato determinante per quattro grandi utility energetiche europee – EDF, Gas Natural Fenosa, RWE e Vattenfall – che hanno deciso proprio in questi giorni di tirarsi fuori dalla Emission Platform Zero (ZEP), organizzazione informale europea costituita per promuovere attività e progetti di ricerca e sviluppo sulla cattura e stoccaggio delle emissioni di carbonio. Le quattro compagnie ritengono, infatti, che in Europa, tuttora, non ci siano sufficienti condizioni economiche per rendere attraenti gli investimenti nelle tecnologie di cattura e stoccaggio delle emissioni di CO2 presso gli impianti di generazione termoelettrica.

 

E, a parte l’incongruenza con le ultime direttive energetiche comunitarie (ricordiamo che nel pacchetto clima-energia non vi sono veri obblighi per i Ventotto su rinnovabili e efficienza energetica), se gli obiettivi vincolanti per il CCS venissero confermati dall’esecutivo, gli ambientalisti temono che si possa incoraggiare l’estrazione di combustibili fossili senza sosta, spostando gli altri investimenti diretti alle tecnologia energetiche a  basso tenore di carbonio.