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CCS: al via il progetto di ‘mineral trapping’ per il settore navale

(Rinnovabili.it) – E’ stato recentemente approvato un progetto di collaborazione tra l’azienda inglese Cambridge Carbon Capture e la società di geofisica marina Polarcus, per sviluppare ulteriormente la tecnologia di mineralizzazione del carbonio nel settore navale. Il sistema di mineral trapping com’è noto, rientra tra i meccanismi fisici e geochimici in grado di confinare la CO2 nel sottosuolo. Si tratta in particolare di una tecnologia in grado di “sciogliere” l’anidride carbonica in una soluzione liquida che, a contatto con i minerali presenti nella roccia del sottosuolo, può calcificarsi al punto da potersi trasformare in “pietra”.

“Siamo lieti di poter lavorare insieme alla Polarcus, considerata un’azienda leader riconosciuta in tutto il mondo grazie ai suoi studi sulla riduzione delle emissioni di CO2 delle navi marine” – ha dichiarato Robin Francis, amministratore delegato della Carbon Capture Cambridge. “Questa collaborazione – ha aggiunto Francis – ci aiuterà a sviluppare ulteriormente le nostre tecnologie sulla carbon capture and storage, da impiegare nel settore navale e non solo”. Come parte dell’accordo, le due società avranno inoltre un fondo comune per finanziare congiuntamente un programma triennale di ricerca sulla CCS presso l’Università di Sheffield.

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