(Rinnovabili.it) – Dato che la maggior parte dei governi del mondo non ha ancora emanato disposizioni che limitino le emissioni di gas serra, alcuni esperti hanno sostenuto lo sviluppo di alcune tecnologie per rimuovere l’anidride carbonica direttamente dall’aria. Si tratta di una soluzione che, considerati i ritardi accumulati per fronteggiare il problema, potrebbe essere provvidenziale, ma che oggi è praticamente impossibile mettere in pratica. Uno studio del Massachusets Institute of Technology (MIT) ha infatti dimostrato che, almeno per il prossimo futuro, si tratta di soluzioni economicamente impraticabili, dato che i costi per sostenerle sarebbero di gran lunga superiori a quelli necessari per bloccare le emissioni alla fonte. Il costo della rimozione di una sostanza da una miscela dipende dalla concentrazione della sostanza che si intende rimuovere. La bassa concentrazione di CO2 nell’aria ne rende molto più costosa la sua rimozione rispetto a quella effettuata direttamente dai gas di scarico. Secondo il team del MIT, bloccare alla fonte le emissioni con gli attuali propulsori costa 50-100 dollari per tonnellata; rimuovere il carbonio dall’aria ha un costo molto più elevato: 1.000 dollari per tonnellata di CO2 evitata. Per Howard Herzog, ricercatore del MIT e co-autore insieme a Kurt Zenz House dello studio, coloro che forniscono tecnologie per l’abbattimento delle emissioni sono in realtà venditori di fumo, che riescono però a fare leva su tutte quelle persone non intenzionate a cambiare i propri stili di vita per rallentare il cambiamento climatico o ridurre le emissioni.