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Catastrofi naturali tra le cause principali degli sfollati: 30 milioni nel 2017

Children play basketball in floodwaters caused by monsoon rains in Makati City, Metro Manila August 19, 2013. Heavy rain in the Philippine capital brought by monsoon rain, intensified by Tropical storm Trami, forced the closure of government offices, schools, banks and most private companies on Monday, and residents in parts of the city and nearby provinces had to flee from their homes because of floods. At least three people were killed and two were missing in accidents caused by the rain and flooding, disaster and government officials said. REUTERS/John Javellana (PHILIPPINES - Tags: DISASTER ENVIRONMENT)
REUTERS/John Javellana 

Tra le catastrofi naturali che causano più sfollati interni ci sono le alluvioni (8,6 milioni), e le tempeste (7,5 milioni)

(Rinnovabili.it)- Sono le catastrofi naturali la causa principale del fenomeno degli sfollati interni, persone costrette a lasciare la propria città o il proprio villaggio senza però oltrepassare i propri confini nazionali. Insieme ai conflitti, alle persecuzioni politiche, etniche o religiose, le catastrofi naturali hanno causato 30,6 milioni di sfollati interni in 143 Paesi nel mondo. I dati allarmanti sono stati pubblicati nel nuovo report dell’Internal Displacement Monitoring Center (IDMC), l’organismo creato nel 1998 con lo scopo di monitorare questo tipo di spostamenti interni legati ai conflitti (guerre, violenze per motivi politici, etnici o religiosi), così come sia quelli causati da disastri naturali o climatici.

 

Sul totale di 30,6 milioni di sfollati interni, 18,8 milioni sono stati costretti a lasciare le loro terre a causa di disastri naturali di ogni tipo soprattutto in Cina e nelle Filippine, seguiti da Cuba, Stati Uniti e India. Questi eventi naturali catastrofici sono principalmente alluvioni (8,6 milioni), tempeste (7,5 milioni), cicloni e uragani (6,9 milioni), mentre il tributo pagato ai terremoti e alle eruzioni vulcaniche è stato lo scorso anno relativamente moderato (poco meno di 800mila).

Per la prima volta, l’IDMC ha quantificato gli spostamenti causati dalla siccità, ovvero 1,3 milioni solo in Etiopia, Somalia, Burundi e Madagascar. “I disastri naturali sono collegati tra loro, con impatti che si sommano sulle popolazioni già sofferenti”, spiega Alexandra Bilak, direttrice dell’Internal Displacement Monitoring Center.  Così, ad esempio,il Corno d’Africa dopo aver subito una devastante siccità lo scorso anno sta affrontando ora dannose piogge torrenziali. In assenza di una convenzione che concedesse uno status speciale agli sfollati interni, le Nazioni Unite emanarono nel 1998 dei “Principi guida in materia di circolazione delle persone all’interno del proprio paese”, con lo scopo di garantire loro diritti e protezionesia durante il loro esilio che durante il loro reinsediamento nelle loro terre d’origine.

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