Raggiunti gli obiettivi del progetto europeo Identis WEEE promosso da Gruppo Hera, Ecolight ed Ecolum. Dopo la sperimentazione l’iniziativa continua nelle aree commerciali
(Rinnovabili.it) – Non chiamateli solo cassonetti! Quelli che sono stati gli strumenti principali del progetto europeo Identis WEEE sono molto di più. E insieme hanno permesso di intercettate a fine gennaio oltre 63 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici nelle aree test dell’Emilia Romagna (Bologna, Castenaso, Ravenna, Lugo e Ferrara) e in Spagna. Sono contenitori “smart” quelli che al centro dell’esperimento condotto dell’esperimento da Gruppo Hera, Consorzio Ecolight e dalla fondazione spagnola Ecolum. I risultai del progetto sono stati presentati nel corso della conferenza “Raccolta RAEE: l’esperienza del cassonetto intelligente”, dimostrando la validità di questi nuovi strumenti, capaci di migliorare qualitativamente e quantitativamente la gestione dei RAEE, in particolare quelli di piccole dimensioni.
All’interno di Identis WEEE sono stati studiati e sviluppati quattro diversi prototipi di cassonetti intelligenti: i RAEE-point (realizzati in 36 esemplari) dedicati alla raccolta in strada di piccoli RAEE, oltre a lampade e pile, i RAEE-shop (5 esemplari) per la raccolta di piccoli elettrodomestici e pile presso i centri della grande distribuzione, il RAEE-parking (1 esemplare) per la raccolta di piccoli e grandi elettrodomestici in prossimità dei centri di distribuzione e in zone ad alta frequenza, e infine il RAEE-mobile (1 esemplare), stazione itinerante con operatore per la raccolta di prossimità di tutti i tipi di RAEE. In tutto sono state raccolte più di 63 tonnellate di rifiuti, garantendo la completa tracciabilità dei rifiuti ed elevata efficienza nel processo.
«Il sistema è stato progettato per assicurare la tracciabilità dei conferimenti, seguendo l’intero ciclo di gestione dei rifiuti da dispositivi elettrici ed elettronici, dal loro conferimento fino all’avvio a corretto recupero. Sono così possibili l’identificazione degli utenti e degli oggetti consegnati, per prevenire il traffico illegale di questi rifiuti, e il monitoraggio del riempimento dei contenitori, per una gestione ottimizzata del servizio», ha detto Mirko Regazzi del Gruppo Hera e project manager del progetto Identis WEEE. L’esperienza è stata valutata così positivamente che il progetto non è terminato con l’esaurirsi dei tempi e dei fondi a disposizione. «Abbiamo deciso di proseguire con nuovi cassonetti intelligenti dedicati alla raccolta dei piccoli elettrodomestici e delle sorgenti luminose. Già 24 contenitori smart, nati proprio dai prototipi di Identis WEEE, sono stati realizzati e progressivamente posizionati da Hera sul territorio di propria competenza in prossimità di aree commerciali e ad alta frequentazione», ha detto il presidente di Ecolight, Walter Camarda.