L’editore statunitense si impegna a utilizzare solo fonti approvate dal Forest Stewardship Council. Plaudono gli attivisti: "Il libro della giungla non distruggerà più la foresta"
L’impegno della Disney era fortemente atteso dal Rainforest Action Network. Nel 2010 il RAN aveva commissionato a un laboratorio indipendente l’analisi delle fibre di diversi libri pubblicati negli Stati Uniti, rivelando come la polpa ottenuta da alberi in via di estinzione si stesse trasformando nelle pagine patinate di libri per bambini, manuali di cucina libri e saggi d’arte. Tra tutti gli editori coinvolti nell’indagine, la Walt Disney Co. si era mostrata la più restia a compiere sostanziali passi avanti. Ora invece, fa saper la società in una nota stampa, la nuova politica si adopererà ad eliminare la carta ottenuta da “fibre raccolte irresponsabilmente” e ad ottimizzare l’uso di prodotti che provengono da zone approvate dal Forest Stewardship Council, riducendo al minimo il consumo di carta e incrementando quello di materiale riciclato. O per dirla con le stesse parole del direttore esecutivo della Rainforest Action Network: “Il libro della giungla non distruggerà la giungla.”