(Rinnovabili.it) – Bandiere verdi a chi ha dimostrato di aver a cuore il patrimonio montano, valorizzando le opportunità e le conoscenze territoriali, e Bandiere nere a quanti invece lo stanno minacciando. Puntuale come ogni anno, la Carovana delle Alpi torna a fare il punto della situazione sullo stato di salute dell’arco alpino e ad individuare realtà virtuose e non.
“Il dossier di Carovana delle Alpi 2015 mostra un panorama a luci ed ombre. Certamente continuare a investire in nuove colate di cemento e in altre grandi infrastrutture stradali per aumentare l’attrattività turistica corrisponde ad una ipotesi di sviluppo obsoleta, anzi decisamente sorpassata – spiega il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.
Tra le bandiere verdi 2015 ci sono quelle assegnate a: Morgex (Valle D’Aosta), dove il Comune ha saputo impiegare al meglio i Fondi europei, con una politica di sviluppo del territorio basata su sostenibilità, valorizzazione dei beni culturali e dei saperi tradizionali; all’Associazione di promozione sociale “ColtiViViamo” di Roppolo, per aver avviato un’attività di recupero ambientale e utilità sociale nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni; al Vicesindaco e Assessore alle risorse energetiche Angelo Tartaglia, Comune di Cantalupa (TO), per aver avviato un piano di azione orientato all’autosufficienza energetica e volto alla costruzione di una comunità energetica locale, e al Comitato Salvaguardia Monumenti Artistici e Ambientali (Co.S.M.A.) per avere valorizzato il patrimonio storico, sociale ed artistico del Mombracco, con il restauro e il recupero dell’antica Certosa, per la promozione di un turismo sostenibile e intelligente e per aver saputo costruire reti come quella delle “Quattro Abbazie di Santa Maria” e collaborazioni con associazioni d’oltralpe.
Nove invece le bandiere nere assegnate nel 2015, che vanno tra gli altri all’assessore al turismo e trasporti della Regione autonoma Valle D’Aosta Aurelio Marguerettaz, per aver scelto e praticato una offerta turistica massificata e insostenibile, e per una politica della mobilità incentrata sull’uso dell’auto privata, e al Comune di Argentera (Cn), in Piemonte, che col progetto “Argentera: opportunità e fattori di sviluppo” mira a occupare valloni di grande pregio naturalistico con 40 chilometri di nuove piste e altre attività impattanti; ai Comuni di Bossico e Rovetta (Bg) in Lombardia, per non avere contrastato in nessun modo il transito abusivo e invasivo dei mezzi motorizzati sui sentieri e le strade agro-silvo-pastorali (VASP) ed avere autorizzato manifestazioni motoristiche che hanno interessato prati e boschi.