Il polo tecnologico sardo sarà realizzato in due fasi: prima sarà costruito l'impianto per l'ossicombustione e poi una centrale elettrica con tecnologia CCS
“Un accordo storico”, come lo definisce lo stesso Liori, che sarà in grado di rappresentare “un nuovo modo di concepire lo sviluppo nel Sulcis”, maggiormente improntato alla sostenibilità. Nel dettaglio il Protocollo prevede due fasi. Nei prossimi 2-3 anni sarà sviluppato un centro di ricerca dotato di un impianto a tecnologia evoluta di ossicombustione da 50 MWt e dove saranno sperimentate anche altre tecniche di cattura e confinamento dell’anidride carbonica. Successivamente verrà realizzata centrale elettrica con tecnologia a carbone pulito o Ccs (Carbon capture and storage).
“La firma odierna – osserva l’esponente dell’esecutivo – rappresenta un passo avanti significativo per la realizzazione del polo tecnologico dell’energia pulita previsto dal Piano Sulcis. Anche così Governo e Regione Sardegna confermano l’impegno ad aprire prospettive di ripresa economica ed occupazionale in quest’area particolarmente colpita dalla crisi”. “Finalmente, un decisivo passo avanti verso la rinascita del territorio, in grosse difficoltà sociali per la grave crisi occupazionale – ha aggiunto Liori – Si punterà ad uno sviluppo basato sulla ricerca e sull’innovazione tecnologica nel rispetto dell’ambiente”.