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Carbone pulito: gli USA passano dal CCS al CCUS

(Rinnovabili.it) – Riutilizzare economicamente le emissioni di anidride carbonica sequestrate dagli impianti industriali ad esempio per favorire la produzione aggiuntiva di petrolio o gas. Con questo obiettivo il Dipartimento dell’energia statunitense (DoE) ha rinnovato la propria strategia di sviluppo del carbone pulito, apportando all’ormai classica formula CCS-Carbon Capture and Storage, una piccola ma sostanziale modifica. Il Doe ha, infatti, selezionato otto progetti per promuovere sosterrà lo sviluppo e la diffusione della tecnologia del CCUS, ovvero Carbon Capture, Utilization, and Storage.

I progetti in questione saranno sostenuti finanziariamente con uno stanziamento complessivo di 9,4 milioni di dollari  e dovranno mettere a punto tecnologie ossi-combustive di conversione della CO2 ad alta efficienza e basso costo. “Far progredire lo sviluppo del carbone pulito è una parte importante della strategia del presidente Obama per sviluppare ogni fonte di energia americana”, ha commentato il segretario all’Energia Steven Chu. “Questi progetti si baseranno sui notevoli progressi compiuti da questa Amministrazione nella promozione di tecnologie innovative. […] Tutto ciò contribuirà a farci mantenere la leadership  nel mercato globale del CCS”.

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