(Rinnovabili.it) – E’ possibile far vincere imprese ed ambiente in una sola mossa? Sedici grandi aziende italiane credono di sì e si sono pertanto impegnate nella sfida siglando accordi volontari con il ministero dell’Ambiente per progetti di “carbon footprinting”. La speciale task force dicastero-imprese si è formalizzata oggi nella Capitale con l’adesione volontaria al progetto. Autostrade per l’Italia, Coop, San Benetto, Pirelli, Palazzetti (riscaldamento), gruppo San Marco (vernici) Lefay (turismo) e una serie di industrie vitivinicole – Conti Tasca d’Almerita, Planeta, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Montevibiano Vecchio, Masi Agricola, Gancia, Michele Chiarlo AziendaVitivinicola e Venica&Venica – hanno preso l’impegno ufficiale per rilevare la propria impronta di carbonio, ossia le emissioni di gas serra associate ai rispettivi processi produttivi.
Le aziende, oltre ad analizzare e quantificare la propria CO2, si impegnano a definire un sistema di gestione delle emissioni; tale strumento, comunemente chiamato “Carbon management”, servirà all’identificazione e alla realizzazione di quegli interventi, economicamente efficienti, che utilizzano tecnologie a basso contenuto di carbonio. L’accordo prevede una validazione da parte del Ministero dell’impronta di carbonio.
“Stiamo lavorando su questo tema – ha commentato a margine della firma il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini – a livello nazionale e internazionale per un programma che possa diventare prassi diffusa in Italia e in Europa con vantaggi molteplici perché oltre a consentire alle imprese di agire in modo attivo alla riduzione delle emissioni questa iniziativa ha il vantaggio di favorire tecniche di produzione e distribuzione che migliorano i prodotti lanciando un messaggio positivo ai consumatori”.