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Anche il Canada vuole vietare la plastica monouso

plastica monouso CanadaLa scelta di mettere al bando la plastica monouso potrebbe pagare anche in termini di consenso, in vista delle prossime elezioni nazionali

 

(Rinnovabili.it) – Il Canada potrebbe seguire a breve l’esempio dell’Unione europea per quanto riguarda il divieto dei prodotti in plastica monouso: ad annunciare l’intenzione di eliminare dal mercato cannucce, sacchetti e posate usa e getta entro il 2021 è stato il premier canadese Justin Trudeau, intervenuto durante un evento nella riserva naturale di Gault, nei pressi di Montreal.

 

“A essere onesti, mi è diventato difficile, in quanto padre, spiegare ai miei figli alcune questioni. Come spiegargli le balene morte spiaggiate in tutto il mondo con lo stomaco pieno di sacchetti di plastica – ha attaccato Trudeau – Siamo arrivati a un punto in cui se portiamo in spiaggia i nostri bambini dobbiamo cercare un pezzo di sabbia che non sia cosparso di cannucce, polistirolo o bottiglie. E’ un problema su cui dobbiamo intervenire”.

 

Il primo ministro canadese non è entrato nello specifico dei prodotti che verranno vietati, spiegando che tale decisione verrà comunque presa sulla base di dati scientifici. Le indiscrezioni parlano di una probabile normativa impostata sulla scia di quanto recentemente approvato dall’Ue che, lo scorso marzo, ha approvato in via definitiva la progressiva messa al bando di postate e piatti di plastica monouso, cannucce di plastica, bastoncini cotonati con steli in plastica e supporti per palloncini, plastiche ossi-degradabili e contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso.

 

La mossa di Trudeau s’inserisce anche nell’imminente campagna politica canadese che porterà di qui a meno di 5 mesi alle nuove elezioni nazionali: la scelta di porre al centro dell’attenzione pubblica tematiche ambientaliste potrebbe premiare la strategia del premier in linea con il successo dei gruppi “verdi” alle elezioni europee dello scorso maggio.

 

L’impegno del Canada in materia ha radici più lontane: già lo scorso giugno, a margine del G7 di Charlevoix, in Quebec, il primo ministro Justin Trudeau aveva lanciato l’Ocean Plastics Charter, un accordo internazionale per monitorare e ridurre drasticamente la quantità di rifiuti plastici nei mari cui aderirono immediatamente Canada, Francia, Germania, Italia e Regno Unito.

 

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