Il campo da golf sorge su un complesso di dune sabbiose mobili tra i più caratteristici del Regno Unito
(Rinnovabili.it) – Il campo da golf costruito da Donald Trump nelle coste sabbiose dell’est della Scozia ha causato la perdita irreparabile dell’habitat naturale dell’area e ha costretto l’ente pubblico responsabile del patrimonio ambientale scozzese (lo Scottish Natural Heritage – SNH) a revocarne lo status di area protetta.
Le colline sabbiose di Menie, su cui sorge il complesso di resort, negozi, villette e campo da golf progettato dal 2008 dalla Trump International Golf Links Scotland, sono parte del sistema di dune di Foveran, uno dei più peculiari esempi dinamici di dune mobili nel Regno Unito: prima della costruzione del golf resort, le dune si spostavano verso nord alla velocità di 11 metri l’anno, su un’area di circa 15 ettari.
Già nel 2017, lo SNH aveva lanciato l’allarme sulla salute del sito naturale, all’epoca solo “parzialmente compromesso”, mentre ad oggi, l’ente governativo scozzese ha annunciato l’avvio del processo di revoca dello status di sito di speciale interesse scientifico (SSSI).
Il sito rientrava nella lista degli ambienti protetti prima dell’autorizzazione a costruire il campo da golf: lo SNH si oppose alla costruzione del resort, mentre il Governo dell’epoca, presieduto dal nazionalista Alex Salmond, ritenne che i benefici economici dell’opera fossero maggiori dei già previsti danni ambientali e concesse l’autorizzazione.
Nel 2012, quattro anni prima di divenire Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump inaugurò il tracciato da golf e ribattezzò il sito con l’epiteto di “Grandi dune di Scozia”.
Lo Scottish Natural Heritage avvierà ora i tre mesi di consultazioni necessari a formalizzare il processo di destituzione della SSSI alle colline sabbiose di Menie: “LA revoca dello SSSI è una pratica inusuale – ha commentato la direttrice dello SNH, Sally Thomas – tuttavia in questo caso abbiamo scoperto che non esiste più alcuna ragione per proteggere le dune di Menie in quanto non includono una quantità di caratteristiche sufficienti per ottenere l’assegnazione”.
Secondo quanto sostenuto dalla Thomas, gli esperti dello SNH avrebbero lavorato in coordinazione con gli sviluppatori del progetto del campo dal golf in modo da preservare il più possibile habitat e fauna selvatica: “La maggior parte delle volte, lo sviluppo può avvenire senza danneggiare importanti caratteristiche naturali – ha concluso la direttrice dello SNH – ma questo caso non è stato il caso”.
La risposta della Trump International Golf Links Scotland non si è fatta attendere: “Questo è un vero disonore e mostra che lo SNH ha toccato il suo minimo storico – ha attaccato la vice presidente dell’impresa, Sarah Malone – Fare un annuncio ai media prima d’informare noi, l’attuale proprietario terriero, dimostra che questa è una decisione politicamente motivata”.
“Prima che Donald Trump investisse nel sito, lo SNH aveva scarso interesse per le SSSI a nelle dune di Foveran – ha proseguito Malone – La Trump International finanzia un team di importanti consulenti geomorfologici, ecologi ed esperti ambientali e ha speso milioni per la cura, la protezione e il mantenimento della piccola area di SSSI in Scozia che possiede mentre lo SNH non ha offerto supporto, orientamento o aiuto”.
Martin Ford, consigliere del Partito dei Verdi in Scozia che nel 2007 bloccò momentaneamente la concessione dei terreni alla Trump Foundation, ha espresso il suo biasimo anche per l’amministrazione scozzese, complice del progetto: “Le affermazioni assurdamente esagerate di Trump sulla creazione di posti di lavoro e sul vantaggio economico si sono rivelate non vere – ha affermato Ford – Il disastro è che era facilmente prevedibile. l sostegno del Governo scozzese a Trump è stata una decisione terribile. Ci ha portato a vedere le meravigliose dune di Menie distrutte e non ha ci consegnato altro se non una piccola parte del ritorno in posti di lavoro e investimenti promessi dal signor Trump. E’ stato un episodio vergognoso dal quale dobbiamo imparare una lezione per il futuro”.
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