(Rinnovabili.it) – L’attenzione internazionale è oggi più che mai concentrata sul cambiamento climatico e sugli effetti riscontrabili sul Pianeta.
Pensando che alcune aree del globo riescono ad influenzare la distribuzione del calore sulla Terra, un gruppo di ricercatori ha deciso di analizzare le condizioni della Agulhas Current che, passando a largo della costa del Sud Africa, sarebbe la responsabile della circolazione delle acque dell’Atlantico, che influenzano anche la Corrente del Golfo e di conseguenza il clima del Nord Europa.
A scala regionale la corrente influenza gli eventi meteorologici estremi mentre durante l’anno le anomalie nel sud del paese sono collegate alle anomalie calde e fredde del sistema Agulhas, associata alle modalità climatiche dell’Oceano Indiano.
Nonostante il ruolo fondamentale questa corrente è stata per molto tempo ignorata nella convinzione che i suoi effetti sul clima non fossero rilevanti. Ma poi il progetto GATEWAYS (‘Multi-level Assessment of Ocean-Climate Dynamics: A Gateway to Interdisciplinary Training and Analysis’) non ne ha evidenziato il valore, cambiando decisamente le carte in tavola.
Il coordinatore del progetto Rainer Zahn, dell’ Institute of Environmental Science & Technology dell’università Autonoma di Barcellona, ha dichiarato: “Il progetto è innovativo perché unisce nuove e consolidate metodologie analitiche normalmente non riscontrabili nei singoli progetti di ricerca. Il progetto riesce a collegare i moderni processi oceanici e climatici con l’analisi dei materiali raccolti dal campionamento della colonna d’acqua e con le trappole per sedimenti al fine di verificare in che modo i materiali raccolti rappresentano processi oceanici” ha spiegato.
Utilizzando tecnologie all’avanguardia il team del progetto GATEWAY ha scoperto che l’atmosfera ha un legame molto stretto con la variabilità climatica del corridoio dell’oceano Indiano –Atlantico: i forti venti che soffiano sempre nella stessa direzione danno vita ad una corrente oceanica di superficie che si muove controvento spostando l’acqua dall’oceano Indiano all’Atlantico. Questa scoperta rappresenta un risultato inaspettato del progetto, e ha fortemente influenzato il modo in cui il team ora guarda le correnti marine spinte dal vento.