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Cambiamento climatico: New York inondata entro fine secolo

Il panel di esperti sul cambiamento climatico che fornisce valutazioni alla città di New York invita all’azione il sindaco, se vuole evitare una catastrofe

Cambiamento climatico New York inondata entro fine secolo-

 

(Rinnovabili.it) – Ondate di calore e inondazioni causate dal cambiamento climatico potrebbero condurre al disastro cinque distretti di New York entro la fine del secolo. Non solo, il livello del mare potrebbe salire di quasi 2 metri nello stesso periodo. La profezia di un’apocalisse climatica per la Grande Mela è contenuta in un nuovo rapporto del New York City Panel on Climate Change, un organismo indipendente composto da scienziati del clima, questo sarebbe lo scenario peggiore che potrebbe trovarsi a fronteggiare la di New York fra un’ottantina d’anni. Le cifre sono state ottenute da una revisione delle stime precedenti, più conservative: esse prevedevano infatti un aumento del livello dell’acqua compreso fra i 60 centimetri e il metro e venti al massimo.

 

Il report ha anche tracciato una nuova stima per l’aumento della temperatura entro fine secolo, e le proiezioni non sono per nulla rassicuranti. Si prevede che la colonnina di mercurio farà un balzo fino a 4.8 gradi in più di oggi, e fenomeni meteorologici estremi come le ondate di calore diverranno tre volte più frequenti da qui al 2080.

Il rapporto osserva che le temperature a Central Park sono salite ad un tasso di 0.16 gradi ogni decennio tra il 1900 e il 2013, per un totale di quasi 2°C, ma il panel di esperti si attende un’impennata di queste cifre.

 

La frequenza di precipitazioni estreme si prevede crescerà, dunque, anch’essa. Le possibilità di eventi estremi da questo punto di vista saliranno di una volta e mezza entro il 2080, con il doppio delle aree a rischio allagamento.

Le comunità costiere, come quelle di Staten Island, Brooklyn e Queens, potrebbero essere in un pericolo più grave. Le tempeste potrebbero infatti modificare le spiagge e le coste. Ad oggi, la città ha già preso alcune misure preventive: inoltre, ha scaricato 26.000 metri lineari di sabbia lungo i litorali di Staten Island, ma sono numeri che potrebbero impallidire rispetto alle future esigenze di adattamento.