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Il cambiamento climatico minaccia i sistemi energetici

Il WEC rinnova l'appello ai Governi affinchè aumentino la resilienza dei sistemi energetici, altamente minacciati dal cambiamento climatico

cambiamento climatico(Rinnovabili.it) – Torna alla ribalta la convinzione, che suona come un vero e proprio allarme, secondo cui i sistemi energetici mondiali sarebbero altamente vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico. Dalle centrali nucleari fino ai piccoli impianti alimentati con fonti rinnovabili tutti i sistemi dovranno mettersi al riparo dall’innalzamento della temperatura globale e dalle sue conseguenze, che rischiano di interrompere il servizio di approvvigionamento nelle grandi città così come nei piccoli villaggi.

 

L’innalzamento del livello del mare, gli eventi meteo più intensi e frequenti e un aumento dei periodi di siccità seguiti da inondazioni potrebbero far piombare i sistemi energetici in una grave crisi, ha rivelato un recente studio redatto dal World Energy Council (WEC), che ha lavorato insieme con la Cambridge University e la Fondazione europea per il clima,  prendendo in esame la situazione globale.

Alcuni impianti saranno danneggiati dalla siccità perché dell’acqua hanno bisogno per produrre energia, altri si servono di sistemi di rafreddamento ad acqua e  la mancanza di risorsa potrebbe creare surriscaldamenti tali da bloccare la produzione di energia. Anche le reti di distribuzione soffrono il clima che cambia, infatti le inondazioni possono causare black out e danni al sistema, rallentandone il funzionamento. Un esempio di ciò che potrebbe nuovamente verificarsi è quanto accaduto alla centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal violento tsunami che ha colpito il Giappone a seguito del terremoto del marzo 2011.

 

Lo studio ha invitato i responsabili dei sistemi energetici ad esaminare ognuno la propria condizione e la propria vulnerabilità agli effetti del cambiamento climatico ricordando che con le adeguate misure preventive e l’aumento della resilienza i problemi più gravi potrebbero essere certamente evitati.

Christoph Frei, segretario generale del WEC, ha detto che i governi dovranno svolgere un ruolo fondamentale nel garantire infrastrutture vitali e funzionanti: “Il cambiamento climatico di certo influenzerà il settore energetico. Abbiamo bisogno di un quadro politico solido e trasparente per sbloccare gli investimenti a lungo termine, che sono urgentemente necessari per dar vita al futuro che vogliamo. La leadership sarà richiesto a tutti i livelli”. Insieme alle centrali energetiche andranno sostenuti anche gli interventi in favore delle reti di distribuzioni e quindi garantire investimenti che trasformino le attuali griglie in smart grid, in grado di ottimizzare la distribuzione e garantire un servizio senza sprechi, per le quali saranno necessari miliardi di dollari di investimenti.

Nonostante i ripetuti appelli sono però ancora poche le aziende che hanno deciso di investire nella riduzione degli sprechi e nell’ottimizzazione della propria produzione, oltre che nei sistemi di prevenzione e di aumento della resilienza.

“Le aziende leader in questo settore si stanno rendendo sempre più conto che questo modo di procedere non è più possibile o accettabile” ha concluso Philippe Joubert, presidente esecutivo dell’iniziativa del WEC per l’elettricità mondiale.