Non furono i cacciatori a distruggere la popolazione di Mammuth. Il cambiamento climatico ha modificato la disponibilità di vegetazione e portato i Mammuth alla scomparsa graduale
(Rinnovabili.it) – Gradualmente decimati i Mammuth lanosi sono stati sconfitti definitivamente sconfitti dal cambiamento climatico e dall’innalzamento della temperatura terrestre. L’animale, sensibile al global warming, non sarebbe stato in grado di adattarsi alle modifiche avvenute nel suo habitat come ha commentato il Professor Adrian Lister, capo della ricerca presso il Museo di Storia Naturale.
“Il cambiamento climatico costrinse i Mammuth in piccole zone e forse in quella situazione la caccia ha potuto dare alla specie il colpo finale,” ha commentato Lister.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, ha descritto come circa 120 mila anni fa l’andamento climatico che caratterizzò il periodo presentò un’alternanza di caldo freddo. “Abbiamo scoperto che circa 120.000 anni fa,un periodo di riscaldamento ha causato la diminuzione e la frammentazione della popolazione”, ha dichiarato Eleftheria Palkopoulou del Museo Svedese di Storia Naturale, autrice principale dello studio. I Mammut si sono trovati in difficoltà nel momento in cui il cambiamento climatico ha reso sempre meno disponibile la vegetazione alla base della loro dieta.
“Questo processo è culminato con un grave calo del numero della popolazione che coincise col momento in cui le temperature hanno cominciato ad aumentare, alla fine dell’ultima era glaciale”, ha proseguito il dottor Jessica Thomas, un ricercatore post-dottorato attualmente alla New York University.
“Ora abbiamo la prova che i mammut erano stressati sia quando faceva troppo caldo che quando faceva troppo freddo, non direttamente a causa della temperatura ma per l’effetto che ha avuto sul loro habitat” ha concluso la Thomas.