(Rinnovabili.it) – Il cambiamento climatico potrebbe avere un «impatto enorme» sulla Cina, riducendo i raccolti e danneggiando l’ambiente. Il massimo climatologo del Paese ha rilasciato la dichiarazione all’agenzia di stampa Xinhua, un’ammissione inattesa che non si è fermata qui. Zheng Guogang ha affermato anche che il climate change potrebbe diventare una «grave minaccia» per i grandi progetti infrastrutturali, e che l’aumento di temperatura in Cina è già superiore alla media mondiale. Secondo il numero uno della China meteorological administration, le temperature di riscaldamento cui si trova esposto il suo Paese sono alla base di un «rischio di catastrofi climatiche» crescente.
La promessa cinese di non andare oltre il 2030 con la crescita delle emissioni assume ora un’urgenza nuova e più pressante. Tuttavia, il paese non ha fissato un obiettivo specifico di riduzione delle emissioni dei gas climalteranti.
I leader cinesi hanno riconosciuto il danno causato dal riscaldamento globale, ma come spesso accade non sono andati poi a fondo nella disamina delle soluzioni.
Adesso le funeste previsioni di Zheng tentano di smuovere il governo: lo scienziato ha anticipato un aumento delle siccità in alcune aree della nazione, bombe d’acqua e temperature più alte. Tutto ciò potrebbe ripercuotersi sul flusso fluviale e di conseguenza sui raccolti, così come sui grandi progetti infrastrutturali (la diga delle Tre Gole). Il capo della China meteorological administration ha esortato infine il Paese a lavorare per un futuro a basso tenore di carbonio.
«Per affrontare le sfide del cambiamento climatico passato e futuro, noi dobbiamo rispettare la natura e vivere in armonia con essa – avrebbe dichiarato a Xinhua – Dobbiamo promuovere l’idea di natura e perseguire la sicurezza climatica».
La Cina, insieme agli Stati Uniti, produce circa il 45% delle emissioni globali di anidride carbonica. I leader dei due paesi stanno per affrontare il vertice sul clima di Parigi 2015, che avrà l’obiettivo di costruire un accordo globale per ridurre le emissioni entro il 2020.
La forsennata ricerca della crescita da parte della Cina ha aumentato la domanda di energia , in particolare quella proveniente dal carbone. Gli scienziati temono che le promesse fatte finora per ridurre le emissioni non saranno sufficienti per evitare l’impatto negativo dei cambiamenti climatici.