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Le zone umide tropicali emettono 10-46 volte più metano del previsto

Uno studio su tre zone umide dello Zambia riscontra valori di emissioni di metano tra i 5 e i 28 milligrammi per metro quadro per ora, un ordine di grandezza superiore alla forchetta ritenuta valida finora di 0,6-3,9 mg/m2/h

Zone umide tropicali: emettono da 10 a 46 volte più metano del previsto
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Le wetlands sono la 1° fonte naturale di CH4 con una quota del 20%

(Rinnovabili.it) – Le emissioni di metano sono una delle massime priorità dell’azione climatica in questo decennio, ma molte delle dinamiche legate a questo gas serra non sono ancora ben comprese. Sappiamo che il CH4 è responsabile di almeno il 30% del riscaldamento globale cumulato fino a oggi. Ma, ad esempio, non sappiamo con precisione perché dal 2007 in poi la concentrazione di metano in atmosfera abbia iniziato a salire a ritmo accelerato. Uno studio pubblicato su Global Biogeochemical Cycles dà parte della risposta. Concentrandosi sulle zone umide tropicali.

I dati su cui si basano le proiezioni odierne del riscaldamento globale fissano l’apporto di metano delle zone umide tropicali in una forchetta compresa tra 0,6 e 3,9 milligrammi per metro quadrato per ora (mg/m2/h, dati Global Carbon Project). Ma questi valori non rispecchiano i tenori emissivi di tutte le zone umide tropicali. Un team di scienziati dell’università di Manchester ha analizzato le emissioni di tre delle maggiori wetlands dello Zambia, Bangweulu, Kafue e Lukanga. Trovando livelli di CH4 dalle 10 alle 46 volte superiori a quelli attesi, ovvero tra i 5 e i 28 mg/m2/h.

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Se questi risultati sono validi anche per altre zone umide tropicali poco studiate al pari di quelle zambiane, potrebbero indicare che i modelli del Global Carbon Project sottostimano significativamente il contributo delle zone umide al metano atmosferico. “La prevalenza di tali fonti di CH4 sottostimate potrebbe richiedere ulteriori riduzioni delle emissioni antropogeniche di gas serra per mantenere il riscaldamento globale al di sotto della soglia di 2°C rispetto ai livelli preindustriali”, nota lo studio.

Le zone umide, non solo quelle localizzate nella fascia tropicale, sono la più grande fonte naturale di metano. Circa il 20% di tutto il CH4 che viene emesso in atmosfera proviene da questi ecosistemi. Il loro tenore emissivo è fortemente legato a fattori come le precipitazioni e la temperatura, che possono variare anche a causa del cambiamento climatico.

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