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Country Visit EEA in Italia, Ylä-Mononen: situazione acqua comincia diventare un problema in Europa

Country Visit EEA in Italia, Ylä-Mononen: poco tempo per rispettare Accordo Parigi
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di Roberto Antonini

Il mutamento climatico al centro degli incontri, la mitigazione ancora da perseguire perché resta una finestra di opportunità per rispettare l’Accordo di Parigi, ma questa finestra “si chiuderà presto”. Sullo sfondo il grande tema dell’acqua, con l’inquinamento che lascia il posto alla scarsità nella classifica dei fenomeni più preoccupanti. Si sente la mancanza di un quadro europeo unico di riferimento su questo tema, strettamente collegato al mutamento climatico, ma è molto importante il messaggio di Ursula von der Leyen che ha garantito che gli obiettivi dello European Green Deal sono ancora validi e che la Commissione se ne occuperà. In estrema sintesi questi i messaggi che lancia Leena Ylä-Mononen, direttrice esecutiva dell’Agenzia europea dell’Ambiente (European Environment Agency- EEA), in occasione della country visit in Italia.

Mitigazione o adattamento, quale la risposta più efficace da dare al mutamento climatico? “Dobbiamo essere molto chiari: è indispensabile continuare a ridurre le emissioni di gas serra, non solo in Italia, non solo nell’Unione europea ma a livello globale”, dice Ylä-Mononen, “abbiamo ancora la possibilità di cogliere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi ma questa finestra di opportunità si chiuderà presto”. E’ un imperativo per gli europei e per l’Unione europea, perché l’Europa è il continente che si sta riscaldando più velocemente fra tutti, quindi abbiamo un problema più grande di molti altri continenti e stiamo già vedendo gli impatti dei mutamenti, quindi dobbiamo agire in un’ottica di adattamento”.

L’European Climate Risk Assessment della EEA definisce 38 rischi in vari settori, inclusi salute, sistemi agroalimentari, infrastrutture e anche sistemi finanziari ed economici. Dobbiamo quindi mettere in campo un’azione su più livelli, su tutti i settori impattati che devono agire urgentemente e in maniera seria”.

Il tema principale degli incontri in Italia della EEA sarà il mutamento climatico. “Non vi è dubbio, stiamo vivendo nel tempo del cambiamento climatico e l’Italia tra molti Paesi ne sta sentendo l’impatto in modo molto forte già oggi”, rileva Ylä-Mononen.

 “Collegato al tema del mutamento climatico è quello della resilienza delle risorse idriche, un tema molto importante”, sottolinea, stiamo per pubblicare un rapporto sullo stato delle risorse idriche e la cattiva notizia è che lo stato di salute delle acque in Europa non è per niente buono“.  Continuiamo ad avere livelli di inquinamento che ostacolano il raggiungimento di una migliore qualità delle acque, ribadisce la direttrice esecutiva EEA, “ma sempre di più oggi vediamo un problema anche sulla quantità di acqua, sulla sua sufficiente disponibilità, per questo parlo di un impatto dei mutamenti climatici sulla resilienza delle risorse idriche”. Il mutamento climatico “sta chiaramente aggravando i problemi della scarsità d’acqua, in particolare nell’area mediterranea, e l’Italia è uno dei Paesi colpiti”, dice Ylä-Mononen. 

In tutto ciò “a livello europeo abbiamo una legislazione sull’inquinamento e la qualità delle acque ma ancora non abbiamo un sufficiente quadro di riferimento per affrontare il tema generale della resilienza idrica a livello europeo”. Certo, “la situazione è naturalmente molto diversa fra i diversi Paesi europei. Io vengo dalla Finlandia, terra di migliaia di laghi, una grande disponibilità di acque dolci, ma anche da noi la scarsità d’acqua sta diventando un problema a livello stagionale”, avverte la direttrice esecutiva EEA.

Nonostante questo stato delle cose dilaga in tutta Europa una poco commendevole resistenza alle misure ambientali, cadute vittima di strategie politiche di corto respiro. Per qualcuno la transizione e la decarbonizzazione, nell’ottica di risposta al mutamento climatico, hanno costi troppo elevati e danneggerebbero la competitività.

“In realtà abbiamo chiara evidenza che il costo di alcuni eventi, ad esempio le grandi alluvioni che abbiamo avuto anche di recente in Europa, sta aumentando”, segnala Ylä-Mononen. Una tendenza “evidente”, anzi, “in alcuni casi, come per le alluvioni, uno degli impatti dei mutamenti climatici più costosi a livello di danni, abbiamo evidenza di come stiano già avendo effetto sull’economia degli Stati membri. Ad esempio le alluvioni dello scorso anno in Slovenia hanno avuto un forte impatto sul PIL del Paese”.

Ciò detto, “in questo momento il ciclo politico europeo è all’inizio e occuperà i prossimi 5 anni, è quindi molto importante il messaggio della presidente von der Leyen che gli obiettivi dello European Green Deal sono ancora validi e che la Commissione si occuperà di questi temi”, conclude Leena Ylä-Mononen.

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