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C’è il climate change antropico dietro la furia dell’uragano Ian

Uragano Ian: il climate change l’ha reso il 10% più piovoso
By NASA/GOES-16 – https://www.cnn.com/us/live-news/hurricane-ian-florida-updates-09-28-22/index.html, Public Domain, https://en.wikipedia.org/w/index.php?curid=71865236

Le stime dei danni del passaggio dell’uragano Ian sono di almeno 65 mld $

(Rinnovabili.it) – Almeno 85 morti tra Florida e North Carolina. Migliaia di abitazioni spazzate via dalla forza del vento. Ponti, autostrade e altre vie di comunicazione interrotte. Milioni di persone senza elettricità. Allagamenti devastanti con metri di acqua per le strade e negli scantinati. L’impatto dell’uragano Ian sugli Stati Uniti è ancora da definire ma per gli esperti è probabilmente uno dei più pesanti di sempre. Impatto a cui ha contribuito in parte anche il climate change di origine antropica.

Lo ha stabilito uno studio, ancora preliminare e non passato al vaglio della peer-review, della School of Marine and Atmospheric Sciences della Stony Brook University di New York. Secondo i ricercatori, il cambiamento climatico dovuto all’azione dell’uomo sarebbe responsabile di un aumento di circa il 10% della piovosità dell’uragano Ian. È proprio la quantità di pioggia riversata sulla costa orientale degli Stati Uniti il fattore che ha causato più danni a cose e persone.

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Per arrivare a questo risultato, lo studio si basa sulla tecnica ormai consolidata della weather attribution, che permette di discernere – di solito con buona precisione – quanto un fenomeno estremo diventa più estremo a causa del cambiamento climatico antropico. Con questa stessa tecnica si è stabilito, ad esempio, che l’aumento delle temperature globali ha reso del 20% più probabile e intensa l’alluvione che ha devastato Germania e Belgio nell’estate del 2021.

Nello specifico, questo studio si basa sulla metodologia impiegata in un lavoro precedente, pubblicato in primavera, dedicato proprio agli uragani. Che aveva stabilito che il global warming aveva reso più intensa dell’11% la stagione degli uragani del 2020.

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“Questo tipo di aumento delle precipitazioni non è di poco conto quando si aggiunge a una tempesta già intensa”, spiega al Guardian Kevin Reed, ricercatore della Stony Brook University che ha realizzato la nuova stima per l’uragano Ian. “Può avere effetti davvero significativi, come abbiamo visto con le piogge estese in Florida. Ha avuto un effetto diffuso. Se le precipitazioni sono di 30 cm in un giorno, il 10% in più aggiunge più di 2,5 cm, che è già molto. Può davvero amplificare gli impatti”.