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Uragani: il climate change li rallenta, ma non è una buona notizia

Uragani
Credits: moritz320 da Pixabay

Il riscaldamento globale rallenta il movimento traslazionale degli uragani

(Rinnovabili.it) – Lo straordinario danno causato da uragani come Dorian (2019), Florence (2018) e Harvey (2017) ha spinto i ricercatori di Princeton a chiedersi se i cambiamenti climatici globali renderanno più comuni tempeste con le stesse caratteristiche. Nello specifico, si tratta di fenomeni atmosferici alluvionali che si muovono molto lentamente e che, per tale ragione, possano causare molti più danni di tempeste con una dinamica più rapida. Infatti, più una tempesta è lenta, più si prolunga nel tempo e, di conseguenza, vento e pioggia hanno maggiori possibilità di causare gravi inondazioni.

Utilizzando dei modelli di simulazione climatica, il team ha individuato 90 possibili scenari futuri con due soli punti in comune: è stato previsto che i livelli globali di anidride carbonica fossero quadruplicati e che la temperatura media del pianeta aumentasse di circa 4° C. Le simulazioni hanno suggerito che i cambiamenti climatici potrebbero portare a un significativo rallentamento del movimento degli uragani, in particolare in alcune regioni fortemente popolate e a media latitudine, come quelle del Giappone e di New York.

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Ma perché le tempeste dovrebbero rallentare? I ricercatori hanno scoperto che l’aumento della temperatura di 4° C di riscaldamento indirizzerebbe i venti occidentali (forti correnti che soffiano attraverso le medie latitudini) verso i poli. Questo spostamento rallenterebbe il “movimento traslazionale” degli uragani, cioè la velocità con cui un uragano si muove lungo il suo percorso. Tuttavia, se i modelli sui cambiamenti climatici mostrano questo rallentamento, non ci dicono chiaramente a cosa sia dovuta questa correlazione.    

“Nel dibattito tra ‘tutto è causato dai cambiamenti climatici’ e ‘nulla è causato dai cambiamenti climatici’, quello che stiamo facendo è fare capire che forse non tutto può essere immediatamente attribuito ai cambiamenti climatici, ma ciò non significa che non sia attribuibile a loro”, ha detto Gan Zhang, membro del team di ricerca. “Con la nostra ricerca, offriamo alcune prove del fatto che potrebbe esserci un rallentamento del movimento traslazionale degli uragani in risposta a un futuro riscaldamento dell’ordine di 4° C. Le nostre scoperte sono supportate dai dati e questa è una nuova prospettiva che offre più conoscenze di prima.

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