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L’impatto su clima e ambiente dell’eruzione del vulcano a Tonga

Tonga: eruzione vulcano, gli impatti su clima e ambiente
L’isola di Hunga Tonga prima dell’eruzione. By James B. Garvin, Daniel Slayback, Christine Giguere, James J. Frawley, Ghassem Asrar, Karen Andersen, Vicki Ferrini – « The story of Hunga Tonga Hunga Ha’apai Island in the Kingdom of Tonga. », Apogeo Spring,‎ printemps 2017, p. 36-39 https://apogeospatial.com/the-story-of-hunga-tonga-hunga-haapai-island-in-the-kingdom-of-tonga/, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=114371549

Spazzata via l’isola dove è avvenuta l’eruzione nell’arcipelago di Tonga

(Rinnovabili.it) – Nel 1991 il vulcano Pinatubo devastò le Filippine con un’enorme eruzione. Nelle fasi più violente, la colonna eruttiva arrivò a 37 km d’altezza e lasciò in atmosfera 17 milioni di tonnellate di SO2 e altri milioni di tonnellate di cenere e particolato. Le conseguenze furono davvero globali: per un paio di anni, le particelle sospese in aria riflessero parte della radiazione solare nello spazio e abbassarono di circa mezzo grado la temperatura in tutto il pianeta. Può succedere qualcosa di simile con l’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai nelle isole Tonga?

Occhio all’anidride solforosa sopra Tonga

Anche se gli esperti dell’Ingv pensano che sia l’eruzione vulcanica maggiore di questo secolo, dalle prime stime sembrerebbe che la quantità di particelle portate in atmosfera sia notevolmente minore rispetto al caso del Pinatubo. Dalle prime rilevazioni, effettuate il 16 gennaio, due giorni dopo l’eruzione a Tonga, dal satellite europeo TROPOMI, sembrerebbe che la SO2 emessa si aggiri intorno alle 400mila tonnellate. Un ordine di grandezza in meno rispetto al vulcano filippino. Secondo gli esperti, una quantità simile non dovrebbe lasciare un impatto particolarmente profondo sul clima globale.

Quali impatti sull’ambiente?

Ma l’impatto dell’eruzione a Tonga non si esaurisce nell’alterazione delle temperature. La quantità di anidride solforosa è comunque molto grande ed è accompagnata da ossido di azoto, due sostanze che si combinano con acqua e ossigeno in atmosfera e generano il fenomeno delle piogge acide. A seconda della direzione della nube causata dall’eruzione, le piogge acide potrebbero colpire Tonga o altre isole vicine, come le Fiji, e danneggiare raccolti e produzione agricola in generale.

Un altro aspetto riguarda l’oceano. Dalle poche foto satellitari disponibili, gli scienziati hanno notato una sorta di coperta di cenere sulla superficie dell’acqua. Le sostanze contenute nel particolato precipitato possono danneggiare pesci e vita marina in genere. La cenere vulcanica con ogni probabilità ha danneggiato anche le barriere coralline, fondamentali per la biodiversità locale e importante voce del bilancio del paese attraverso il turismo. L’accumulo di certe sostanze, come il ferro, può inoltre favorire la proliferazione di alghe e spugne dannose per i reef. Un problema che si rifletterebbe a cascata sull’erosione delle coste dell’arcipelago, dove già l’aumento del livello dei mari è doppio rispetto alla media mondiale.

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