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Temperature sempre meno stabili in Europa: è il riscaldamento globale

Una nuova ricerca dell’University of Reading ha studiato per la prima volta i cambiamenti nelle temperature stagionali europee. I risultati indicano che durante le estati vi saranno sempre più giorni insolitamente freddi o incredibilmente caldi

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Le oscillazioni nelle temperature stagionali europee aumenteranno con il peggiorare del riscaldamento globale

(Rinnovabili.it) – I cambiamenti climatici stanno progressivamente facendo alzare le temperature terrestri. Ma, quando si tratta di specifiche regioni, valutare gli effetti del riscaldamento globale sulla colonnina di mercurio non è così immediato.

Una nuova ricerca dell’University of Reading ha cercato di colmare proprio queste lacune approfondendo l’impatto del clima in cambiemento sulle temperature estive ed invernali in Europa. Talia Tamarin Brodsky, ricercatrice di meteorologia presso l’University of Reading, ha spiegato che, nonostante studi precedenti avessero “ipotizzato che in futuro le oscillazioni di caldo e freddo intorno alla temperatura media sempre più calda” sarebbero rimaste in equilibrio, “la nostra ricerca dimostra che non è così”. 

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Lo studio, supportato dall’European Research Council Advanced Grant (ACRCC) e pubblicato su Nature Geoscience, ha rilevato infatti che stagioni e regioni geografiche differenti subiranno cambiamenti anch’essi differenti. In particolare il team di ricerca ha scoperto che le fluttuazioni delle temperature medie saranno molto più irregolari durante l’estate europea, mentre in inverno sia i giorni eccezionalmente freddi, sia quelli insolitamente caldi saranno meno comuni nella maggior parte dell’emisfero settentrionale. “Il che significa – chiarisce Tamarin Brodsky – che quando arriveranno saranno molto lontani rispetto a ciò a cui siamo abituati, rendendo più difficile far fronte alla situazione sia per le infrastrutture umane che per il mondo naturale”. 

Le regioni europee subiranno quindi alterazioni importanti nelle temperature a causa del riscaldamento globale in particolare in estate, quando “i giorni notevolmente più caldi o più freddi rispetto alla media aumenteranno significativamente”. I risultati dello studio, primo nel suo genere, “suggeriscono che il mondo potrebbe sperimentare non solo un clima più caldo nei prossimi decenni, ma anche anomalie nelle temperature all’interno di uno stesso tipo di clima”. Anche se, come sottolinea Tamarin Brodsky “potremmo riuscire ad abituarci a un mondo più caldole fluttuazioni sempre più forti rispetto alla temperatura media potrebbero presentare rischi per la nostra salute, per l’agricoltura e le infrastrutture, nonché per il mondo naturale”. 

I ricercatori, svelando i modelli di riscaldamento globale in Europa, hanno infine rilevato che tali alterazioni influenzerebbero anche le regioni vicine in quanto le masse d’aria calda e fredda verrebbero trasportate dai sistemi meteorologici. “È quindi fondamentale capire quanto saranno regolari e gravi queste variazioni nella temperatura in diverse regioni e periodi dell’anno”, così da poter pianificare azioni utili per far fronte ai cambiamenti climatici. 

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