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Copernicus rassicura: le temperature invernali in Europa saranno più alte della norma

Temperature invernali in Europa, Copernicus: “Più caldo della norma”
crediti: Copernicus

L’inverno in Europa potrebbe avere un picco di freddo a dicembre

(Rinnovabili.it) – L’Europa dovrebbe avere un inverno un po’ più caldo della media, anche se con almeno un periodo di freddo intenso a dicembre. È la prima previsione di lungo periodo per la prossima stagione rilasciata dal servizio europeo Copernicus, con un livello di affidabilità ancora basso. Per avere una previsione più solida bisognerà aspettare novembre. Intanto, le prime tendenze sulle temperature invernali in Europa sembrano rassicuranti.

“L’inverno sarà più caldo del solito”, dichiara all’Afp Carlo Buontempo, direttore del servizio di Copernicus per i cambiamenti climatici. “Ciononostante c’è ancora una significativa possibilità di una situazione di blocco, che può portare a temperature fredde e vento debole sull’Europa”, ha aggiunto.

Un occhio al termometro e uno ai consumi di gas

Le temperature invernali in Europa saranno fondamentali per la sicurezza energetica del continente durante il primo inverno quasi senza gas russo. Malgrado gli stoccaggi di gas dei Ventisette siano quasi pieni (e molto oltre la soglia di sicurezza fissata da Bruxelles), l’andamento dell’inverno farà la differenza per i consumi. In caso di clima mite, in media l’Europa potrebbe arrivare a fine marzo con gli stoccaggi pieni ancora al 20%. Con temperature più rigide invece si raschierà il fondo.

Anche se non ci dovrebbero essere carenze nei prossimi mesi, arrivare in primavera con la capacità di storage tutta da riempire è un rischio. Nel 2023 probabilmente ci costerà di più dell’anno passato, e non ci sarà più il gas russo su cui invece abbiamo ancora contato quest’anno, fino almeno all’estate. Insomma: le temperature invernali in Europa quest’anno decideranno in buona parte come passeremo l’inverno 2023.

Le previsioni sulle temperature invernali in Europa

Come detto, le previsioni rilasciate da Copernicus hanno ancora un livello di affidabilità basso, soprattutto per le dinamiche atmosferiche dei primi mesi del 2023 che dipendono da fattori come il vortice polare e La Niña. Più solida invece la previsione di un periodo di freddo intenso prima di Natale.

“Stiamo uscendo da un’estate calda. Sappiamo che gli inverni stanno diventando più miti. Quindi potremmo essere portati a pensare che sarà un inverno mite e che non dobbiamo preoccuparci”, ha detto Buontempo a POLITICO. “Potrebbe anche essere così, ma le previsioni che pubblichiamo oggi e la nostra comprensione di come funziona il sistema climatico ci portano a suggerire che in realtà c’è ancora la possibilità di un’ondata di freddo e, se non altro, quest’anno questa possibilità – prima di Natale – è più alta che in un anno normale”.

Questa ondata di freddo sarebbe legata a una cosiddetta situazione di blocco, che si verifica quando un’area di alta pressione persistente porta a venti più deboli e a temperature più fredde in Europa.

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