Secondo l’ONU, assisteremo ad un aumento temporaneo delle temperature globali
(Rinnovabili.it) – Secondo le previsioni dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), le temperature globali continueranno ad aumentare nei prossimi cinque anni, al punto da poter addirittura superare il massimo incremento di 1,5° C rispetto ai livelli preindustriali. Tuttavia, c’è ancora speranza, poiché queste condizioni potrebbero essere solo temporanee e non a lungo termine.
I dai riportati dall’OMM mostrano chiaramente la tendenza all’aumento delle temperature globali che cavalca incessantemente, sottolineando l’enorme sfida che il mondo deve affrontare nel raggiungere l’obiettivo dell’accordo di Parigi: contenere le emissioni di gas serra affinché il riscaldamento del clima possa essere mantenuto “ben al di sotto” dei + 2° C”, ha affermato il Segretario OMM Petteri Taalas.
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Secondo l’Agenzia ONU, esiste una probabilità del 20% che le temperature globali medie annue, che oscillano di anno in anno, possano raggiungere la soglia d’allarme dei + 1,5° C in qualsiasi periodo tra il 2020 e il 2024. Nel frattempo, ciascuno di questi 5 anni registrerà con buona probabilità, un aumento delle medie di “almeno 1° C rispetto ai livelli preindustriali”, con conseguenze in tutti gli angoli del pianeta.
L’Africa meridionale e l’Australia, aree in cui l’anno scorso gli incendi boschivi hanno raso al suolo migliaia e migliaia di ettari di foresta, saranno probabilmente più asciutte del solito fino al 2024, mentre la regione africana del Sahel sarà probabilmente più umida. L’Europa, di contro, dovrebbe registrare un notevole incremento di fenomeni atmosferici tempestosi, mentre il Nord Atlantico settentrionale sarà più ventoso.
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Tuttavia, il pianeta probabilmente non raggiungerà la soglia di riscaldamento a lungo termine di 1,5° C per almeno un altro decennio. Infatti, attualmente la tendenza a lungo termine registra un incremento delle temperature globali medie di circa + 1,2° C. “In questo momento, siamo nel mezzo di una fluttuazione positiva e ci aspettiamo di vedere di nuovo un calo delle temperature nei prossimi due anni”, ha affermato Michael Mann, climatologo della Penn State University.
Come però ha sottolineato Marcelo Mena, ex ministro dell’Ambiente cileno e attuale direttore del Climate Action Center presso la Pontificia Università Cattolica di Valparaiso, anche aumenti a breve termine delle temperature potrebbero innescare eventi meteorologici estremi, mettendo a dura prova le nazioni già impegnate a contenere l’epidemia di coronavirus. “Questo aumento delle temperature globali, per quanto temporaneo, ci dice che alcuni degli eventi più simbolici legati ai cambiamenti climatici sono più vicini del previsto”, ha concluso Mena.