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È davvero possibile scalare le tecnologie CDR, oggi immature?

Tecnologie CDR: la roadmap di Bezos per farle diventare mature
via depositphotos.com

Secondo l’ultimo rapporto del Panel Intergovernativo dell’Onu sul Cambiamento Climatico (IPCC), le tecnologie CDR saranno un elemento imprescindibile per stabilizzare il riscaldamento globale al di sotto degli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Entro metà secolo la capacità globale di rimozione di anidride carbonica dall’atmosfera, tra soluzioni nature-based e opzioni tecnologiche, dovrà raggiungere i 10 miliardi di tonnellate (GtCO2) l’anno, raddoppiando al 2100.

Oggi, però, la capacità effettiva è molto più limitata. Quella delle soluzioni naturali (come riforestazione, afforestazione, ripristino di pozzi di carbonio degradati come le torbiere, ecc) batte intorno ai 2 GtCO2 e ampliarle genera conflitti con la sicurezza alimentare. Mentre le soluzioni tecnologiche sono una fetta striminzita del totale, appena l’1%. È possibile scalare queste seconde, benché ancora largamente immature, a un livello sufficiente per centrare l’obiettivo di 10 GtCO2 al 2050?

È la domanda da cui è partita un’iniziativa del Bezos Earth Fund, il fondo dedicato all’ambiente del numero 1 di Amazon, che ha riunito oltre 500 esperti in rappresentanza di tutta la filiera delle tecnologie CDR (carbon dioxide removal). Obiettivo: stendere una roadmap per lo sviluppo su scala delle soluzioni tecnologiche per rimuovere CO2 dall’aria.

 Una roadmap per far diventare “adulte” le tecnologie CDR

La roadmap identifica tre fasi principali fino al 2050: emergenza (2024-2030), adozione (2030-2040) e espansione (2040-2050).

Nella 1° fase, cioè entro i prossimi 5 anni, gli obiettivi principali dovrebbero essere:

Le iniziative chiave per raggiungere questi obiettivi sono:

Nella 2° fase (2030-2040), gli obiettivi principali sarebbero:

Obiettivi da centrare consolidando la domanda tramite procurement pubblico e mercati di conformità​, e promuovendo l’adozione su larga scala di tecnologie con dimostrata efficacia​.

Nella 3° fase (2040-2050), l’obiettivo di 10 Gt CO2 l’anno sarebbero raggiungibile puntando su:

I fattori abilitanti per scalare le tecnologie di rimozione della CO2

Tra gli enabler (fattori abilitanti) identificati dal Bezos Earth Fund, spiccano lo sviluppo di tecnologie di misurazione, progressi nel permitting, capex financing:

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