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Sussidi ambientalmente dannosi, ora puoi dire la tua

Sussidi ambientalmente dannosi
Foto di C Morrison da Pixabay

Grazie ai risultati della consultazione sui SAD, le proposte saranno trasformate in articoli da inserire nella prossima legge di bilancio

(Rinnovabili.it) – L’Italia spende annualmente ben 19,7 miliardi di euro nei cosiddetti SAD, vale a dire sussidi ambientalmente dannosi (dati del 2018). Nel gruppo rientrano tutte quelle misure come agevolazioni, finanziamenti o esenzioni con un impatto negativo su risorse naturali, biodiversità e clima. Il governo le cataloga con una certa regolarità e dalle ultime analisi pubblicate sono emersi due fattori preoccupanti: i sussidi ambientalmente dannosi superano di gran lunga quelli “pro ambiente” e il loro valore continua a crescere.

Per cercare di mettere un punto a questa situazione, nell’ultima legge di Bilancio è stato inserito il primo intervento di riduzione “graduale e progressivo” per questi aiuti. “I sussidi dannosi per l’ambiente dovranno essere sostituiti da misure economiche di supporto verdi, di pari entità, che andranno a compensare i precedenti aiuti riconosciuti sia alle imprese sia alle famiglie, già provate dall’emergenza Covid”, spiegava il ministro a maggio di quest’anno.

Il lavoro vero e proprio è stato assegnato ad una nuova Commissione interministeriale presieduta dallo stesso ministro Costa e coordinata dal Professor Pier Luigi Petrillo; in questi mesi, il gruppo ha studiato ed finalizzato diverse proposte per la transizione ecologica e la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi. Il risultato è da venerdì in consultazione pubblica, per poter raccogliere il parare di cittadini e imprese. In particolare, la Commissione ha formulato 6 proposte normative volte a rimodulare 7 SAD previsti nel Catalogo governativo. Tali sussidi sono:

La commissione propone di impiegare l’aumentato gettito derivante dalla dismissione dei sussidi ambientalmente dannosi in diversi interventi. Si va dal rinnovo del parco veicoli circolante, destinando prioritariamente le risorse per l’acquisto di veicoli ad impatto emissivo basso o nullo, all’introduzione dei crediti d’imposta per investimenti ambientalmente sostenibili negli specifici settori coinvolti.

“Si tratta di una grande occasione di partecipazione – ha commentato Costa –  perché chiunque potrà contribuire alle consultazioni, che si chiuderanno a fine agosto, in modo da trasformare le proposte in articoli da inserire nella prossima legge di bilancio […] La finalità di questo cammino consiste nel riorientare risorse già attribuite ad uno specifico settore verso soluzioni ‘green’, senza incidere sui soggetti che ne beneficiavano, ma anzi rendendoli parte attiva di questo cambiamento. La logica è quella di ottenere un “saldo zero” a vantaggio di quelle imprese che sapranno cogliere questa opportunità e, naturalmente, a vantaggio dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini”.

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