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Nell’Atlantico si avvicina di nuovo una stagione degli uragani sopra la media

Le stime della Noaa americana parlano di 3-6 uragani di categoria 3 o superiore, ovvero con venti maggiori di 180 kmh

Stagione degli uragani nell’Atlantico: adesso è il 5% più piovosa
By NOAA – https://www.star.nesdis.noaa.gov/GOES/index.php, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=94107536

Sarebbe la 7° stagione degli uragani eccezionale consecutiva

(Rinnovabili.it) – L’effetto combinato di La Niña e di un Atlantico piuttosto caldo porterà una stagione degli uragani 2022 più affollata e violenta della media. Sono le stime ufficiali della Noaa americana, l’ente governativo che monitora i fenomeni climatici. Nel periodo che va da giugno a fine novembre si potrebbero verificare da 14 a 21 tempeste tropicali con venti superiori a 62 kmh, sostiene l’ultimo rapporto. Di queste sarebbero da 6 a 10 quelle che dovrebbero acquisire sufficiente energia per venire classificate come uragani. E la metà di questi ultimi (da 3 a 6) dovrebbe diventare di categoria 3 o superiore, ovvero con venti che soffiano a più di 180 kmh.

Numeri che descriverebbero una stagione degli uragani sopra la media, la settima consecutiva. I valori degli ultimi 30 anni, infatti, si attestano su 14 tempeste tropicali, 7 uragani e 3 uragani maggiori. Il condizionale è d’obbligo ma la probabilità assegnata dalla Noaa è molto alta, il 65%. Mentre le chances che la stagione si riveli nella norma sono del 25% e appena il 10% quelle di una stagione più debole.

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Oltre al persistere della teleconnessione atmosferica La Niña per tutto il 2022, gli altri fattori considerati dalla Noaa sono temperature marine più calde della norma sia nell’Atlantico che nel mar dei Caraibi, ma anche l’indebolimento degli alisei tropicali dell’Atlantico e un rafforzamento dei monsoni in Africa occidentale. Quest’ultimo elemento, in particolare, potrebbe essere quello decisivo per la creazione di uragani più intensi e “duraturi”, capaci cioè di toccare terra e, potenzialmente, causare danni significativi.

Il cambiamento climatico sta modificando intensità e frequenza degli uragani atlantici, così come di altri fenomeni analoghi nell’oceano Indiano e nel Pacifico. Due recenti studi hanno dimostrato che negli ultimi 40 anni la stagione degli uragani è caratterizzata da fenomeni due volte più intensi e anche più piovosi, fino all’8% in più per quelli di categoria 3 o superiore.

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