Sulla costa ovest degli Stati Uniti ci sono 80 focolai attivi e l’incendio più grande, il Bootleg Fire in Oregon, ha carbonizzato 1.500 km2 di foreste. I fumi arrivano fino a New York. Dall’altra parte dell’oceano Pacifico, la Siberia conta 200 incendi attivi che hanno devastato un’area grande come Umbria e Friuli messi insieme
La stagione degli incendi è più virulenta della norma
(Rinnovabili.it) – Mentre mezza Europa è finita sott’acqua (insieme alla provincia cinese dell’Henan: 12 morti e 12mila sfollati), la costa ovest degli Stati Uniti e la Siberia stanno vivendo una stagione degli incendi più virulenta del solito. Le ondate di calore che hanno colpito di recente queste regioni, insieme a forti venti, stanno producendo un mix letale per migliaia di ettari di foreste.
Negli States gli incendi principali sono circa 80, distribuiti in 13 Stati. Quello più esteso ha un nome, è stato battezzato Bootleg Fire perché è iniziato vicino alla località di Bootleg Spring, in Oregon. Le prime fiamme sono divampate il 6 luglio e da allora ha continuato a crescere. Dopo due settimane si è mangiato un’area più grande della città di Los Angeles, quasi 1.500 km2, ha costretto 2.000 persone a lasciare le proprie case e ha distrutto 160 abitazioni.
Leggi anche Cosa c’entra il cambiamento climatico con l’alluvione in Germania e nord Europa?
La stagione degli incendi americana sta producendo effetti che si allargano ben al di là delle aree direttamente colpite dalle fiamme. I fumi creati sulla costa ovest hanno aggravato la qualità dell’aria dalla parte opposta della nazione, a New York. E il Bootleg Fire è così esteso che sta producendo un “suo” meteo. Incendi intensi come questo creano i cosiddetti pirocumuli.
Note anche col nome più suggestivo di “tempeste di fuoco”, queste nuvole sono grandi e così calde che creano dei veri e propri sistemi meteorologici a sé stanti, con tanto di fulmini e la possibilità di dare origine a uragani. Non a caso, durante la sua avanzata, la forza dell’incendio Bootleg ha letteralmente sradicato gli alberi dal terreno in molte aree.
Leggi anche Negli USA il 25% dell’inquinamento atmosferico ha origine dagli incendi sulla West Coast
Anche la Siberia sta passando una stagione degli incendi fuori norma. Tutti gli occhi sono sulla situazione in Yacuzia, un immenso territorio nell’est della Russia che si affaccia sul mare della Siberia orientale e si trova interamente più a nord del 50° parallelo (la latitudine di Londra e Kiev). Qui le fiamme hanno già divorato qualcosa come 15.000 km2, una superficie grande come Umbria e Friuli messi insieme.
Nel caso della stagione degli incendi siberiana ci sono diversi fattori che la stanno rendendo senza precedenti. Le ondate di calore che hanno flagellato la regione artica tra giugno e luglio sono un tassello. A cui si aggiunge, in Yacuzia, una condizione di siccità che non ha paragoni negli ultimi 150 anni. Condizioni ideali per il propagarsi delle fiamme, che stanno arrivando a minacciare la città più grande della regione Yakutsk. Mosca ha inviato anche i militari per domare gli oltre 200 focolai attivi.