Rinnovabili • Siccità in Sardegna e Sicilia: il ruolo del cambiamento climatico

La crisi climatica ha aggravato la siccità in Sicilia e Sardegna

Uno studio di attribuzione stabilisce che il riscaldamento globale accumulato finora ha reso i due episodi il 50% più probabili e più intensi

Siccità in Sardegna e Sicilia: il ruolo del cambiamento climatico
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Senza climate change, la siccità nelle isole non sarebbe a livello “estremo”

Il riscaldamento globale e i suoi effetti sul clima della Terra hanno reso la siccità che sta colpendo Sicilia e Sardegna il 50% più probabile, oltre che più intensa. Lo ha stabilito uno studio di attribuzione, cioè una valutazione del ruolo specifico del cambiamento climatico nell’aggravare un determinato evento, realizzato da un gruppo internazionale di scienziati.

Da più di un anno, le due isole maggiori sono alle prese con precipitazioni scarse o del tutto assenti e temperature molto più alte della norma. Una combinazione che ha messo in ginocchio settori produttivi come l’agricoltura e l’allevamento, svuotato gli invasi, costretto al razionamento idrico. Sono condizioni eccezionali? Quanto, e rispetto a quali parametri?

Lo studio specifica che, nel clima attuale, cioè con un riscaldamento globale di circa +1,3°C rispetto al periodo industriale, il livello di siccità in Sardegna non è così raro. È, sì, classificabile come siccità estrema usando l’indice SPEI a 12 mesi, un indicatore delle condizioni siccitose che lega precipitazioni e evapotraspirazione. Ma ha un tempo di ritorno di circa 10 anni, cioè è piuttosto frequente. Ben altro discorso quello da fare per la Sicilia: qui, il tempo di ritorno è di circa 100 anni.

In ogni caso, il cambiamento climatico ha reso più intensi entrambi gli episodi di siccità. In un clima senza riscaldamento globale, sarebbero tutti e due classificati come siccità “severa”, ma non estrema. “Per entrambe le isole, la probabilità di una siccità, come definita da SPEI12, da agosto 2023 a luglio 2024 è aumentata di circa il 50% a causa del cambiamento climatico indotto dall’uomo”, concludono gli autori.

Il ruolo delle anomalie termiche

Dallo studio si ricavano altre indicazioni più dettagliate sul ruolo del cambiamento climatico nell’aggravare la siccità in Sardegna e Sicilia. Secondo i calcoli degli autori, la quantità di precipitazione piovosa caduta sulle due isole non ha subito variazioni rilevanti. Ha piovuto molto poco, ma lo scostamento dalla norma non è statisticamente significativo.

Quello che invece ha una dimensione di eccezionalità è la quantità di acqua persa dal terreno e dalle piante attraverso l’evapotraspirazione, che dipende direttamente dalla temperatura. Sintetizza lo studio: “questo aumento della gravità della siccità è principalmente guidato dal fortissimo aumento delle temperature estreme dovuto al cambiamento climatico indotto dall’uomo”. Tra gennaio e luglio 2024, le macro-aree in cui ricadono Sardegna e Sicilia hanno registrato circa +1,7°C rispetto alla media degli ultimi 30 anni, con notevoli anomalie termiche anche nelle temperature massime (circa +1,9°C) e minime (circa +1,5°C).

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About Author / Lorenzo Marinone

Scrive per Rinnovabili dal 2016 ed è responsabile della sezione Clima & Ambiente. Si occupa in particolare di politiche per la transizione ecologica a livello nazionale, europeo e internazionale e di scienza del clima. Segue anche i temi legati allo sviluppo della mobilità sostenibile. In precedenza si è occupato di questi temi anche per altri siti online e riviste italiane. Per saperne di più: https://www.linkedin.com/in/lorenzo-marinone-bb501673/