Con pochi clic, la piattaforma IdroGEO aggiornata dall’ISPRA permette di sapere se la propria casa o impresa è soggetta a rischio frane e alluvioni, e a che livello. Per le imprese sono disponibili nuove funzionalità con un livello di dettaglio maggiore per stimare il rischio in base alla tipologia costruttiva e al profilo degli eventi
Lo strumento supporta imprese e operatori finanziari nella valutazione puntuale del rischio idrogeologico
Da oggi è possibile sapere in due clic se la propria casa o il posto di lavoro si trovano in aree dove il livello di frane e alluvioni è alto. È il servizio offerto dalla piattaforma IdroGEO realizzata dall’ISPRA e aggiornata con nuove funzionalità grazie ad un finanziamento del PNRR. Una visione più granulare e dettagliata del rischio idrogeologico in Italia che mette a disposizione dati puntuali a cittadini, imprese e attori finanziari.
Tramite la piattaforma è possibile avere una panoramica della situazione del dissesto idrogeologico. Uno strumento che va incontro alle necessità delle imprese di valutare il livello di rischio a cui sono esposte per dotarsi dell’assicurazione contro gli ‘eventi catastrofali’, resa obbligatoria dall’ultima manovra entro la fine di quest’anno. E può supportare gli operatori finanziari nell’avere una visione più precisa del rischio climatico del proprio portafoglio.
“Le nuove funzioni della Piattaforma, tra cui quella che permette di ubicare un punto di interesse in mappa e verificare l’esposizione al rischio, sono fondamentali per aumentare la consapevolezza del cittadino e assumono un ruolo sempre più rilevante anche in materia di finanza sostenibile e per la valutazione e gestione dei rischi finanziari (di credito, di mercato, operativo) legati all’impatto economico, dovuto ai sempre più frequenti eventi estremi per effetto dei cambiamenti climatici”, sottolinea l’ISPRA.
Il rischio idrogeologico in Italia è alto per 2 mln di edifici e 700mila imprese
IdroGEO permette anche di scattare una fotografia a livello nazionale del rischio idrogeologico. I numeri aggiornati parlano di oltre 2 milioni e 115 mila edifici in Italia che si trovano nelle aree più esposte. Di questi, oltre 1 milione e 300mila abitanti e quasi 548mila famiglie vivono in zone a rischio frane e quasi 7 milioni di abitanti in aree soggette ad alluvione.
Negli stessi territori sono presenti anche 727mila imprese. Delle aziende in aree con alto rischio dissesto, più dell’11% si trova nelle aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata, che tocca oltre 220mila addetti. Mentre più di 640mila imprese (l’88%) sono collocate in aree segnalate a pericolosità per alluvioni.
E proprio alle imprese sono dedicate alcune delle funzionalità aggiuntive della piattaforma. Oltre al primo livello di screening, per le aree soggette a rischio idrogeologico si possono ottenere dati più precisi che aiutano a valutare la vulnerabilità del sito in base alla tipologia costruttiva e altre informazioni preziose per determinare l’effettiva condizione di pericolosità a livello locale, ad esempio l’altezza idrica stimata nello scenario di riferimento per le alluvioni, o il volume e la velocità delle frane. Su quest’ultimo punto, poi, IdroGEO permette anche di accedere a uno storico sulle frane avvenute in passato, visualizzate su una mappa 3D.
La stessa operazione si può svolgere per valutare il rischio idrogeologico di beni architettonici, monumentali e archeologici presenti in Italia. Sui circa 213mila censiti a livello nazionale, quelli potenzialmente soggetti a fenomeni franosi sono 38mila (il 17%), di cui 12mila (il 5,5%) presenta un rischio frana elevato.