L’analisi di Verisk Maplecroft sulle 576 metropoli più grandi al mondo. Inquinamento, stress idrico, ondate di calore, disastri naturali e vulnerabilità ai cambiamenti climatici tra gli indicatori. L’Asia domina la classifica con 99 città tra le prime 100. Napoli e Roma preoccupano: nella capitale ci saranno 41 giorni con elevato stress termico in più nel 2050
Il rischio climatico è già ‘grave o estremo’ per 1,5 miliardi di persone
(Rinnovabili.it) – Quasi il 20% della popolazione mondiale vive in città che sono considerate a “grave” o “estremo” rischio climatico già oggi. E la stragrande maggioranza vive nelle metropoli asiatiche. È il dato che emerge da un report di Verisk Maplecroft, che ha analizzato i 576 centri urbani più grandi del mondo e ha stilato una classifica globale in base alla loro esposizione a una serie di minacce ambientali e climatiche.
Jakarta regina del rischio climatico
Il rischio climatico raggiunge i livelli più alti quando si incrociano e sommano fattori diversi. Le città più minacciate, dove vivono 1,4 miliardi di persone, devono fronteggiare una combinazione di inquinamento, scarsità delle risorse idriche, stress da caldo estremo, rischi naturali e vulnerabilità ai cambiamenti climatici.
“Con l’aumento delle emissioni che determinano il rischio legato al clima e la crescita della popolazione in molte città del mondo in via di sviluppo, i rischi per i cittadini, le risorse reali e le operazioni commerciali non faranno che aumentare”, puntualizza il rapporto.
In cima alla lista delle città che presentano il maggior rischio legato al clima c’è Jakarta. La capitale dell’Indonesia si distingue per un mix tossico di inquinamento, rischio inondazione e esposizione alle ondate di calore. È l’Asia il continente più a rischio: sono ben 99 su 100 le città asiatiche ai primi posti della classifica. E la quota maggiore è localizzata in due soli stati: Cina e India. Quest’ultima è lo Stato peggiore per qualità dell’aria, dal momento che 13 delle prime 20 città per inquinamento atmosferico si trovano proprio in India, tra cui Delhi, Chennai, Agra, Kanpur.
Altra regione particolarmente vulnerabile è quella mediorientale. “Al di fuori dell’Asia, il Medio Oriente e il Nord Africa (MENA) hanno la maggior parte delle città classificate come ad alto rischio. Lo stress idrico estremo e l’impatto di pericoli naturali, come i terremoti, significa che popolose città turche e iraniane dominano le aree urbane con le peggiori prestazioni della regione”, scrivono gli autori del rapporto.
Roma come Agadir in Marocco
E l’Italia? Roma e Napoli sono classificate tra le città a rischio climatico alto, Milano se la cava meglio. Ma è la Città Eterna che preoccupa particolarmente: nel 2050 diventerà a tutti gli effetti “marocchina”. “Milano sarà per lo più protetta dagli impatti più gravi dello stress termico a causa della sua focalizzazione economica sui finanziari e sui servizi, ma la transizione di Roma sarà più dura poiché si sposta in un clima più simile a quello di Agadir, in Marocco”, commentano gli autori del report.
“La capitale italiana non è estranea agli effetti dello stress da caldo, ma questo sarà amplificato entro il 2050 quando sperimenterà altri 41 giorni di stress da caldo, che si verificano quando la temperatura e l’umidità superano i 25°C su una misura nota come Wet Bulb Globe Temperature (WBGT)”, concludono.