Un approccio integrato, che usi tutti gli strumenti a disposizione e si adatti alle caratteristiche uniche di ciascun territorio. È la chiave che le imprese devono usare per fronteggiare i rischi catastrofali tenendo insieme sostenibilità, resilienza e competitività. In uno scenario, quello odierno, dove la probabilità di eventi climatici estremi legati alla crisi climatica in Italia è aumentata del 9% in 20 anni. E il ventaglio di obblighi e soluzioni per l’adattamento al cambiamento climatico delle aziende si sta velocemente ampliando.
Ne ha discusso il 20 novembre il convegno “Eventi climatici estremi, competitività del territorio e regole per la sostenibilità: spunti per approcci win-win”, organizzato dalla Commissione Sostenibilità di Federmanager Bologna – Ferrara – Ravenna e dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna, con il patrocinio degli Ordini degli Ingegneri delle province di Ferrara e Ravenna.
Rischi catastrofali, l’importanza del reporting ESG per le aziende
Le nuove regole di reporting non finanziario introdotte dalla normativa europea, in via di recepimento anche in Italia, non sono solo un supporto concreto alle aziende per capire come migliorare il profilo di sostenibilità. Sono uno strumento che permette di “costruire percorsi virtuosi in cui imprese, istituzioni e cittadini collaborano per creare valore condiviso”, sottolineano Sara Cirone e Roberto Pettinari, Commissione Sostenibilità e Infrastrutture per Ambiente, Territorio, Energia di Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna e moderatori del convegno.
Gli investimenti ESG e gli adempimenti ai requisiti di sostenibilità permettono anche di rafforzare la resilienza del territorio. Scenario in cui si inserisce anche il tema del futuro “obbligo, a carico delle imprese, di assicurarsi contro i rischi di calamità naturale la cui entrata in vigore è prevista dal 1° gennaio 2025”, ricordano i moderatori. L’assicurazione obbligatoria per le imprese contro i rischi catastrofali al momento è ancora in fase di definizione.
Uno dei punti di forza della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), architrave della legislazione UE in ambito ESG? Aumentare la consapevolezza delle imprese sulla gestione dei rischi ambientali significa “favorire l’emergere di una economia basata sulla mitigazione degli impatti negativi prodotti dalle imprese”, spiega Andrea Ragazzini, Sustainability & ESG Advisor, Consigliere Fondazione Hub del Territorio ER ETS.
Assicurazione catastrofale obbligatoria: passo avanti
Da obblighi (imposti, e onerosi) a soluzioni (adattabili, e convenienti). È questo cambio di prospettiva che emerge da molti degli interventi del convegno. In quest’ottica, l’obbligo di assicurazione contro i rischi catastrofali che è previsto per le aziende dalla Legge di Bilancio 2024 è “un passo in avanti molto significativo per mutualizzare alcuni rischi”, sostiene l’avvocato Simone Arcangeli, docente Università di Pavia ed esperto di questioni legali e assicurative.
Lo strumento delle polizze è una delle soluzioni principali tra quelle suggerite a livello internazionale per l’adattamento alla crisi climatica, non solo sul versante corporate. L’obbligo di assicurazione allineerebbe l’Italia a paesi UE come Spagna e Francia, dove è in vigore e funziona. Ma permette anche di allargare lo sguardo al di là dell’Atlantico e integrare le best practice di altre esperienze.